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L’attuale momento politico è caratterizzato da una gravissima incertezza rispetto alla pesante crisi economica e sociale che sta vivendo l’intero paese. Una crisi mai affrontata dal governo Berlusconi che si è trasformata in una vera e propria macelleria sociale.
Di fronte a questa inequivocabile realtà assistiamo esterrefatti allo spettacolo indecente e desolante portato avanti dal governo anti-meridionale di Berlusconi e Bossi che sta facendo precipitare l’Italia in una condizione di repubblica delle banane.
Ormai non si parla più dei tantissimi problemi della società, ma siamo costretti a subire quotidianamente un martellamento mediatico basato su:frequentazioni di escort, case di Montecarlo e dossier confezionati contro chiunque ostacoli il disegno autoritario di Berlusconi.
Contestualmente, nella nostra realtà, emerge, in maniera lampante, l’inconsistenza e la vacuità delle promesse elettorali del presidente della Regione Scopelliti, il quale, dopo gli slogan e i solenni impegni, già, in questi pochi mesi di attività di governo, procede, ogni giorno di più e nonostante le puerili giustificazioni, in un costante ed inarrestabile crollo dei consensi e del gradimento dell’opinione pubblica calabrese.
La pagliacciata inscenata nei mesi scorsi dal centrodestra reggino, con le dimissioni presentate e poi ritirate dal sindaco f.f. Raffa, ha evidenziato inconfutabilmente la lotta intestina del PDL reggino finalizzata esclusivamente all’accaparramento del potere e delle poltrone. Altro che modello Reggio o modello Scopelliti….
Il risultato, sotto gli occhi di tutti, è rappresentato dal fatto che la città è immobile, accerchiata dalla ‘ndrangheta, in una condizione di pre-dissesto finanziario causato da una voragine di centinaia di milioni di euro nel bilancio comunale e, purtroppo, senza alcuna reale prospettiva di sviluppo.
Quindi, ribadiamo, ancora una volta, che la cosa più utile da fare sarebbe quella di mandare immediatamente a casa, attraverso lo scioglimento del consiglio comunale, questa fallimentare classe dirigente del PDL.
Sarebbe l’unica risposta per tentare di realizzare un serio progetto di rinascita e rinnovamento di Reggio Calabria.
In ogni caso, a nostro avviso, è auspicabile costruire una forte ed ampia alleanza di centrosinistra per spazzare via il centrodestra e realizzare un programma di rottura e di cambiamento che restituisca finalmente, come ai tempi della Primavera di Italo Falcomatà, Palazzo S. Giorgio ai reggini.
Infatti, per troppi anni, come è emerso, anche, dalle recenti inchieste della Magistratura, il Comune ha rappresentato una vera e propria dependance per le varie “cricche” che dominano, da lungo tempo, la città.
Il vero Modello Reggio che dalle carte giudiziarie emerge è simile ad un modello Melma che avviluppa e condiziona pesantemente in un intreccio clientelare e affaristico in cui è fortemente presente la ndrangheta tutto il sistema comunale, ivi comprese le società miste che ormai fanno il bello ed il cattivo tempo e sulle quali è necessario sviluppare e approfondire un’adeguata azione di monitoraggio politica, e non solo .
Per realizzare il massimo di unità nella chiarezza e nella trasparenza, il PdCI, che pure non ha mai amato lo strumento delle primarie, ritiene che a questo punto ed ovviamente laddove vi siano più candidature si debba percorrere questa strada per sciogliere i nodi e per ricercare la sintesi unitaria possibile e praticabile.
Ciò riguarda non solo il rinnovo del Consiglio Comunale della città, ma pure le elezioni provinciali su cui occorre confrontarsi ed aprire una discussione.
Questo peraltro è quanto abbiamo proposto al Commissario del PD in un recente incontro a Lamezia Terme, acquisendo la disponibilità da parte dello stesso sen. Musi.
In tal senso, crediamo che il buon lavoro amministrativo della giunta provinciale guidata dall’avv. Morabito non possa costituire il presupposto per l’indicazione automatica del candidato Presidente del centrosinistra.
E’ necessario, quindi, avviare un confronto vero ed applicare il metodo delle primarie alla fase politica che, nelle elezioni di primavera, il centrosinistra dovrà affrontare nella massima unità e condivisione delle candidature.
Del resto proprio in Calabria, si è registrato un recentissimo caso analogo, quando il Presidente uscente della Regione, qualche mese fa, fu ricandidato soltanto a seguito dello svolgimento delle elezioni primarie che lo videro vincitore.
Pertanto, proponiamo che si svolgano le elezioni primarie della coalizione di centrosinistra per l’individuazione dei candidati sindaco e presidente della provincia.
Dovranno, ovviamente, essere elezioni primarie vere e trasparenti.
Per accelerare il percorso politico ed organizzativo, ci faremo, rapidamente, promotori della convocazione di una riunione collegiale tra le forze del centrosinistra durante la quale fissare il percorso che, con tempi e modalità condivise, conduca alla convocazione ed allo svolgimento delle elezioni primarie per decidere le candidature a Sindaco della città di Reggio Calabria e a Presidente della provincia.
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