Polistena, al via mostra “Lo specchio delle identità”

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Nella giornata del 7 marzo 2016, in occasione del ventennale dall’entrata in vigore della legge n.° 109/1996 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, Don Giuseppe De Masi, Responsabile del coordinamento di “Libera” nella Piana di Gioia Tauro, ha organizzato presso il Centro Polifunzionale “Padre Pino Puglisi” di Polistena una manifestazione dal titolo “Bene Italia: Beni confiscati restituiti alla collettività. Vent’anni di riscatto”, aperta a tutta la cittadinanza.

Nella circostanza, nel pomeriggio sarà inaugurata una mostra itinerante dal tema “Lo specchio delle identità – immagini tra solidarietà e sicurezza”, organizzata dalla Scuola Superiore di Polizia, che da anni collabora con “Libera”, alla presenza del signor Questore della provincia di Reggio Calabria Raffaele Grassi, nonché di altre Autorità civili, militari e religiose. Tale mostra, realizzata dalla Polizia di Stato, raccoglie, attraverso un vasto repertorio di scatti tratti dall’archivio fotografico dell’Ansa, uno spaccato di oltre 20 anni di storia del fenomeno migratorio che va dall’arrivo nel porto di Bari l’8 agosto 1991 della nave Vlora con ventimila profughi albanesi, al naufragio nel 1997 di tanti bambini nel Canale d’Otranto, fino allo stillicidio dei primi arrivi di migranti africani e medio – orientali a Lampedusa.

Il percorso visivo della mostra ricostruisce, altresì, attraverso un racconto per immagini, il più importante fenomeno sociale, culturale ed economico dal dopoguerra ad oggi, rappresentato dall’epocale flusso di migranti, così come gestito dalla Polizia di Stato impegnata in prima linea nell’attività di soccorso in mare degli immigrati, di assistenza tecnica, medica e umanitaria, sino alla loro definitiva accoglienza nelle diverse località di destinazione con la contemporanea acquisizione delle loro istanze di protezione internazionale.
La giornata si concluderà con la “Cena della legalità”, preparata con i prodotti alimentari delle cooperative Libera Terra che gestiscono i terreni confiscati alla criminalità organizzata.

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