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Un passo concreto verso l’inclusione e la tutela contro ogni forma di violenza. Presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria è stato istituito ufficialmente lo sportello antiviolenza “Spazio D”, nato dalla sinergia tra l’Ateneo e l’Associazione Centro Comunitario Agape, grazie a un protocollo d’intesa siglato giovedì 24 luglio.
Lo sportello sarà operativo all’interno delle strutture universitarie e offrirà servizi gratuiti di ascolto, orientamento, supporto psicologico e legale a studentesse, studenti, personale dell’Ateneo e cittadinanza esterna. L’iniziativa si inserisce nel quadro delle politiche di genere promosse dalla Mediterranea e mira a contrastare molestie, discriminazioni e forme di sopraffazione in ambito accademico e sociale.
«È un tassello fondamentale del nostro Piano per l’Uguaglianza di genere – ha dichiarato il Rettore, prof. Giuseppe Zimbalatti – e un atto di responsabilità verso la comunità universitaria e il territorio».
Il progetto è stato promosso dal Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell’Ateneo, guidato dalla prof.ssa Daniela D. Porcino, che ha sottolineato l’urgenza di azioni strutturali e culturali per contrastare un fenomeno purtroppo sempre più diffuso anche nei luoghi di studio e lavoro.
Il presidente dell’Associazione Agape, Mario Nasone, ha definito “Spazio D” un’opportunità per tutta la città:
«Uno strumento concreto per dare voce e sostegno a chi subisce violenza e per diffondere una cultura di parità e rispetto».
Il team sarà coordinato dall’avvocata Lucia Fio, che ha annunciato anche la nascita di laboratori, think tank e sessioni formative, strumenti che favoriranno la consapevolezza e il dibattito su diritti, uguaglianza e lotta alle discriminazioni.
A esprimere il sostegno degli studenti è stata la presidente del Consiglio degli Studenti, Isabella Scardino:
«Lo sportello sarà un presidio di tutela nel cuore della nostra seconda casa. Uno spazio dove ogni voce può sentirsi ascoltata, ogni storia accolta, ogni paura superata».
“Spazio D” rappresenta un presidio culturale e sociale, un luogo sicuro e protetto in cui promuovere un modello di università capace di ascoltare, proteggere e trasformare.
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