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Partita fondamentale quanto caparbia quella che ha visto trionfare la Reggina in casa contro il Melfi. Un successo che traccia, nel suo schizofrenico andamento, l’intera stagione della formazione amaranto che, come DNA vuole, ha trasportato città e propri tifosi in un’altalena di emozioni contrastanti fino allo stremo, fino all’unico finale possibile. È andata così, soffermandoci alla mera cronaca, il match del Granillo: Reggina sulle ali dell’entusiasmo e vogliosa di ben figurare Davanti al proprio pubblico. Ma, come tutti i duelli più avvincenti, occorre incassare qualche e pugno e sentire il sapore di sangue in bocca per assaporare al meglio quello della vittoria. È infatti il Melfi nella ripresa a passare in vantaggio: Caturano spinge Cirillo, Kovacsik sbattere contro il proprio compagno mentre arpiona la palla e Agnello spinge la palla in rete gelando il Granillo e condannando momentaneamente la città di Reggio ad una stagione più drammatica che fallimentare. La reazione della compagine di Aberti è però da grande boxèr: Maimone crossa in mezzo per Armellino che di testa firma il pari pochi minuti dopo, ufficializzando l’assedio amaranto nei minuti finali che si concretizza, dopo tante palle goal sbagliate, con i goal al 92′ di David Di Michele che piazza la sfera all’angolino, facendo esplodere il Granillo.
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