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La Banda Leon (formata da Philippe Leon, Linda Edelhoff e Fabio Colasante) dopo l’uscita del nuovo singolo “Un canarino rosso”, si prepara all’eventuale tour internazionale che include anche la Calabria.
È molto diretto il legame che c’è tra Philippe Leon e la nostra terra, un legame che annovera un amore sacrosanto e indissolubile. Philippe Leon (noto compositore, scrittore e paroliere) ama la Calabria, ne è da sempre innamorato; ha pure scritto per cantanti calabresi come Loredana Bertè, Mino Reitano e tanti altri.
È rimasto accanto a Loredana Bertè per 15 anni, componendo canzoni che hanno trionfato nel festival di Sanremo, aggiudicandosi, in alcuni casi, anche “Un disco per l’estate”. Attualmente il Maestro Leon dimostra una particolare attenzione per Carmine Mancuso, in arte “Pluma”, il cantante di Acri (Cosenza) che sta affascinando tutti con il suo talento.
Un canarino rosso è la riprova concreta di un mondo (quello della musica) in costante evoluzione. Un brano che si fa strada da sé come in un quasi “decreto universale” dove musica e sensualità si sposano per partorire un mondo senza impedimenti né limiti di alcuna natura.
Si tratta, verrebbe quasi da dire, di un inno alla Rino Gaetano che, forte corazzato di una sola “parola”, con la sua Gianna, non solo ha vinto il festival di Sanremo ma ha proiettato la musica in una dimensione mai raggiunta fino a quel giorno. E la “Banda Leon” con il suo “Un canarino rosso” ha ricolto il bersaglio. E si ha subito la sensazione di assistere a un ritorno e, al tempo stesso, alla rinascita di una certa canzone; un riscontro epocale insomma, dove estro, musica e arte vocale, si fondono per dare luogo a un mondo senza censura né limiti di tempo.
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