VI Conferenza “Archeocomunidiqualità”; protagonista Brancaleone Vetus

Questo post é stato letto 15270 volte!

Archeoclub Area Integrata dello Stretto congiuntamente ad Archeocomunidiqualità ha organizzato, per mercoledì 18 giugno alle h.17:30 presso la Sala Perri della Città Metropolitana in Piazza Italia, una Conferenza che sarà tenuta dalla prof.ssa Francesca Martorano.

La VI Conferenza vedra’ protagonista BRANCALEONE e si inquadra nel programma del “Ciclo Archeocomunidiqualità” – patrocinato dalla Città Metropolitana – che è iniziato con Monasterace con i meravigliosi mosaici del “Parco Archeologico Antica Kaulonia”, ed è proseguito con i tesori di Stilo e Gerace, con la Villa Romana di Casignana e con la Collezione Scaglione di Locri, tutti inclusi nell’itinerario dei “70 km d’oro: dalla Bovesia alla Locride”, elaborato da Archeocomunidiqualità e contenuto nella piccola Guida in cui sono illustrati  i siti dei 10 Comuni che, nell’insieme, costituiscono un unicum sia per la loro vicinanza sia perché testimoniano il succedersi di tante civiltà.

Prima dell’intervento della relatrice, brevi saluti della Presidente e della Vicepresidente dell’Associazione. La prof.ssa Martorano, già Direttore del Dipartimento Patrimonio, Architettura, Urbanistica (PAU) dell’Università Mediterranea, tratterà il tema “Brancaleone Vetus: storia di un borgo. Quale valorizzazione?”

BRANCALEONE VETUS è la designazione dell’abitato abbandonato negli anni Cinquanta dello scorso secolo, che fu edificato in età bizantina su una collinetta rocciosa a 300 m s.l.m. Oggi, completamente disabitato e in rovina, mantiene una notevole attrattività per la posizione incantevole che domina la vallata della fiumara di Bruzzano e per l’ampia visuale sulla costa. Nelle giornate limpide è possibile ammirare l’ampia insenatura che da capo Bruzzano termina con il promontorio di Roccella.

Esiste un piccolo e affascinante mondo nascosto, che la relatrice ha studiato e proposto all’attenzione nel 2005 al Convegno nazionale su “Insediamenti rupestri di età medievale: abitazioni e strutture produttive. Italia centrale e meridionale” svoltosi a Grottaferrata, (atti editi nel 2008). Precedentemente, nel lontano 1990, il prof. Domenico Minuto aveva per primo segnalato la presenza di due grotte con croci incise e frammenti di affreschi, rappresenti anche un Angelo.

La conferenza illustrerà l’insediamento rupestre e l’abitato successivo con le trasformazioni di età medievale e moderna. Dall’intreccio dei dati documentali, cartografici e iconografici le è stato possibile fissare i momenti significativi che hanno segnato la storia dell’insediamento, ma sono soprattutto le rovine ad aggiungere informazioni importanti sulla nascita del borgo, sulle capacità tecniche dei costruttori, sui modi di abitare e di trascorrere la vita quotidiana.

L’analisi sarà estesa al territorio di Brancaleone, che nel 1674 divenne feudo Carafa con il contiguo ducato di Bruzzano. La cartografia delineata da Tommaso Rajola nel 1781 è di particolare interesse perché raffigurazione antecedente del terribile sisma del 1783 e se ne ricavano dati importanti su luoghi, percorsi ed edifici fortificati ancor oggi esistenti nell’area dell’attuale Comune.

Nel 2008 un intervento promosso dal Segretariato regionale della Calabria ha condotto a Brancaleone Vetus una campagna di scavi, ha recuperato parte della viabilità interna all’abitato e ha restaurato la grotta-chiesa di Santa Maria del Riparo.

Oggi il sito è valorizzato soprattutto dalla locale Pro Loco, per mantenere attivo l’interesse prestando cura e attenzione al sito e istituendo un itinerario anche letterario che comprende la casa dove dimorò Cesare Pavese, lì confinato nel 1935 per sette mesi.

Un insediamento ed un territorio di rilevanza archeologica e storica che costituisce un’importante realtà culturale poco nota che con la Conferenza si vuole far conoscere, con l’obiettivo di suggerire risposte alla domanda: quali strategie di valorizzazione possono essere stimolate dalla storia?

 

Reggio Calabria 13 giugno 2025

Questo post é stato letto 15270 volte!

Author: Carmine Verduci

Nato a Brancaleone nel 1984, ha frequentato l'istituto d'arte di Locri. Artista e scrittore, ama la musica, la natura, la fotografia, la storia delle leggende Calabresi e dell'archeologia. Si occupa di divulgazione e promozione culturale dell'area grecanica e locridea, attraverso l'organizzazione di eventi culturali nella propria città e sul territorio.