Rosarno, protesta dei cittadini del Rione Judicello

via nobile

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“Continua incessantemente la discarica abusiva e il relativo rogo di rifiuti di plastica e copertoni e altro materiale nella Via A. Nobile del Rione Judicello, non una stradina sperduta di campagna ma, una strada transitata a ridosso della ferrovia nei pressi della stazione ferroviaria e, alle spalle di un hotel e dell’ufficio postale di Via Nazionale. Molte volte tutti i cittadini della Via Judicello si sono recati al palazzo del Comune, dai Vigili Urbani e dai Carabinieri, lasciando esposti e denunce e, nonostante siano state piazzate delle telecamere di sorveglianza, la discarica continua ad operare incessantemente”.

Questo è quanto affermano i cittadini di Via A. Nobile del Rione Judicello.

“Molte famiglie devono assistere quasi con frequenza giornaliera a dei roghi e subire i fumi nauseabondi e inquinanti che sprigionano diossina…  ADESSO DICONO BASTA! Non solo chi ha amministrato la città in tutti questi anni politicamente, ma nemmeno i commissari che hanno gestito e piazzato telecamere sono riusciti a fare qualcosa, forse perché le telecamere sono state montate senza fili o collegamenti quanto per placare l’ira dei cittadini.  VERGOGNA! A GRAN VOCE I CITTADINI GRIDANO VERGOGNA!

Judicello
Judicello

Molti adolescenti delle vie vicine visto che vicino alla discarica c’è un po’ di spazio per giocare si danno appuntamento nelle ore pomeridiane a incontrarsi e fare qualche partita al pallone, vicino a spazzatura topi e cani randagi.  Non solo, come le istituzioni ormai sanno tra i rifiuti vive insieme ai suoi cani un barbone forse di nazionalità straniera e, nessuno mai è andato ad aiutarlo, anche perché con lui vivono molti cani aggressivi che sono un pericolo per le persone che passano da quella strada. Arriva la stagione estiva e come al solito i roghi aumenteranno, i fumi neri di gomme bruciate copriranno il sole e il cielo sereno e invece di sentire nell’aria ”l’odore piacevole e l’atmosfera che l’estate regala” i cittadini sono costretti a subire puzze nauseabondi. Anche i panni appesi fuori ad asciugare, vanno lavati e rilavati più volte. UNA VITA DA TERZO MONDO NEL CUORE DELLA PIANA.

Stiamo respirando diossina, noi abitanti della zona non ce la facciamo più è una vergogna senza fine, ma chi di dovere perché non interviene? Chiediamo intervento urgentissimo del Corpo Forestale dello Stato e delle Associazioni Volontarie che espletano il servizio di vigilanza ambientale. Nonché la presenza sul posto di tutte le istituzioni locali.
Una richiesta va rivolta anche alle tv locali che vengano a toccare con mano la realtà del posto”.

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