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Poco dopo la mezzanotte del 13 Maggio scorso, ad Anoia piccolo centro nella Piana di Gioia Tauro, ignoti hanno esploso più di 30 colpi d’arma da fuoco contro un’abitazione in via Primula. Un atto chiaramente intimidatorio, che ha destato sgomento nella comunità.
Secondo i primi rilievi effettuati dai Carabinieri, gli assalitori avrebbero usato un fucile d’assalto Kalashnikov e una pistola calibro 9. Le raffiche hanno colpito pesantemente la facciata dell’edificio, la porta d’ingresso e una finestra. Fortunatamente non si registrano feriti.
L’abitazione presa di mira è di proprietà di un geometra di 73 anni, noto in paese per aver lavorato a lungo presso l’ufficio tecnico del Comune di Anoia. L’uomo si trovava in casa al momento dell’attacco, insieme ad alcuni familiari. Nessuno è rimasto fisicamente colpito, ma la paura è stata tanta.
Le indagini sono affidate ai Carabinieri della Compagnia di Taurianova. Gli investigatori, che mantengono il massimo riserbo, hanno già ascoltato il proprietario e alcuni membri della sua famiglia per cercare di ricostruire un possibile movente. Al momento, nessuna pista è esclusa, dall’intimidazione personale a eventuali vecchie tensioni professionali.
Il grave episodio si inserisce in un contesto territoriale dove non mancano episodi di violenza e gesti intimidatori. La Piana di Gioia Tauro, purtroppo, è ancora oggi teatro di episodi legati alla criminalità organizzata, che spesso usa metodi eclatanti per lanciare messaggi di controllo o vendetta.
Le indagini sono in corso, e nelle prossime ore potrebbero emergere nuovi dettagli utili a chiarire dinamiche e responsabilità.
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