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L’Agenzia del Demanio ha affidato in concessione gratuita per sei anni due locali dell’ex Casa del Fascio all’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Gli spazi, situati al seminterrato e al piano terra dell’edificio storico, saranno utilizzati dall’Ateneo per attività didattiche e di ricerca.
Il protocollo d’intesa è stato firmato dal rettore Giuseppe Zimbalatti e dal direttore regionale del Demanio Giovanni Zito. L’accordo regolarizza un utilizzo già in essere da parte dell’Ateneo, inserendolo in un progetto di valorizzazione culturale e formativa.
“Ringraziamo l’Agenzia per la disponibilità – ha dichiarato il rettore Zimbalatti – che va oltre la semplice concessione di uno spazio e apre a percorsi condivisi di sviluppo culturale e sociale”.
L’intesa punta a coinvolgere studenti e docenti in progetti grafici e comunicativi, contribuendo alla missione sociale dell’Università e alla rivitalizzazione di luoghi storici della città.
Progettato dall’ingegnere Flaminio De Mojà negli anni ’30, il Palazzo dell’ex Casa del Fascio è parte del demanio storico-artistico dello Stato. Rappresenta un punto di connessione tra la Reggio pre-terremoto e quella ricostruita, ed è una testimonianza significativa del razionalismo architettonico in Calabria.
“Si tratta – ha spiegato Zito – di un atto amministrativo che conclude un lungo percorso di regolarizzazione dell’uso degli spazi da parte dell’Università. È anche il primo passo di una collaborazione più ampia tra l’Agenzia del Demanio, l’Università e altri enti territoriali”.
L’obiettivo è duplice: valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico e favorire l’accesso della cittadinanza a spazi culturali e formativi.
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