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Roccella Jonica, la cultura si fa impegno civile: il corto “Deborah” scuote le coscienze e rilancia il ruolo sociale dell’arte
ROCCELLA JONICA (RC), 8 giugno 2025. Nell’Ex Convento dei Minimi gremito e carico di significati storici e simbolici, si è tenuto un evento che ha coniugato con straordinaria coerenza arte, memoria e responsabilità sociale. Al centro della serata, il debutto calabrese del cortometraggio “Deborah – Ascoltami con gli occhi”, firmato da Daniela Fazzolari sulle musiche di Bruno Panuzzo, che ha acceso i riflettori su una delle piaghe più oscure del nostro tempo: la violenza di genere. L’iniziativa – ideata dal professore Pietro Cremona e dallo steso Panuzzo con il supporto del Comune di Roccella Jonica e del Beatles Fan Club Pepperland – si è sviluppata come un’autentica esperienza corale, capace di unire arte, impegno civico e promozione del talento giovanile.
Un’occasione rara in cui la cultura ha smesso i panni del semplice intrattenimento per assumere il ruolo di leva attiva di trasformazione sociale. Ad aprire la serata è stato il giornalista Gianluca Albanese, che ha tracciato un percorso narrativo denso di riferimenti alla memoria collettiva come strumento per comprendere – e cambiare – il presente. Forte il messaggio del Sindaco Vittorio Zito, premiato con il riconoscimento “Incontri Notevoli 2025” per la sua visione etica e il costante impegno istituzionale; nonché con un riconoscimento alla Città di Roccella Jonica, da parte dell’Official Beatles Fan Club Pepperland, per la valenza rivestita in ambito musicale e culturale.
«La cultura – ha affermato Zito – è collante identitario e motore di sviluppo». Il cuore dell’iniziativa è stato senza dubbio “Deborah – Ascoltami con gli occhi”, opera intensa e disturbante, realizzata dagli stagisti della Scuola Cinematografica della Calabria sotto la guida di Lele Nucera e Demetrio Caracciolo, e interpretata da una magnetica Daniela Fazzolari, volto noto del panorama cinematografico, televisivo e teatrale italiano. Il corto affronta, con sguardo crudo e poetico, le dinamiche sommerse della violenza di genere: indagando su ciò che spesso resta taciuto (i segnali premonitori, i silenzi, la normalizzazione dell’abuso).
Applaudita anche al Salone del Libro di Torino 2025, l’opera ha scatenato un confronto autentico e partecipato, moderato dalla stessa Fazzolari insieme a Francesca Mallamaci e Vincenza Cattolico, operatrici del Centro antiviolenza e Casa Rifugio “Angela Morabito” (Associazione “Piccola Opera Papa Giovanni Onlus”). Le loro testimonianze hanno offerto uno spaccato realistico su una realtà che colpisce ogni fascia sociale, senza distinzioni. Nel corso della serata, il premio “Incontri Notevoli 2025” è stato conferito a una fitta rete di protagonisti – artisti, tecnici, attivisti, operatori culturali – che hanno contribuito alla riuscita del progetto: Daniela Fazzolari, Francesca Mallamaci, Vincenza Cattolico, Lele Nucera, Demetrio Caracciolo, Francesco Grillo, Marika Ligato, Cosimo Filopanti, Desiree’ Commisso, Luigi Luppola, Gabriella Imbesi, Maria Teresa Criniti (Telemia), Antonio Raffaele, Aldo Caccamo, Radio Roccella, Carmelita Caruso, Barbara Ieraci, Domenico Lizzi, Francesco Riccio, Giuseppe Canzonieri, Anna Marcellino, Giusy Zappavigna, Antonio Calautti, Domenico Spilinga, Umberto Galea, Francesca Orlando, Giuseppe Sità, Francesco Zenone, Giusy Sette e Rosario Anastasi, Giuseppe Quattrone, Renata Commisso, Maria Rita Marcellino, Serena Campisi, Alessia Belcastro, Bernardo Migliaccio Spina, Vincenzo Caricari, Ercole Macrì, Francesca Pasqualino, Annalisa Giannotta, Antonella Roccisano, Simona Carrozza, Giuseppe Minniti, Giuseppe Costanzo, Andrea Agostino, Davide Locri, Piermario Brancatisano, Giuseppe Russo, Vanessa Foti, Miriam De Luca, Matteo Sansalone, Gabriele Iervasi, Venere Lopez, Roberto Labrini, Salvatore Cimieri, Rosanna Bombardieri, Pietro Femia e Federica Orlando, Antonella Varacalli, Gemma Parretta, Martina Accursi, Gloria Raia, Iosetta Rosa Pedullà.
Una mappa umana che testimonia quanto l’arte collettiva possa generare impatto reale sul tessuto sociale, agendo come catalizzatore di consapevolezza e cambiamento. Non sono mancati momenti di grande intensità emotiva, come l’esibizione di Bruno Panuzzo, che ha reinterpretato “Yesterday” e un medley dei Beatles con straordinaria forza evocativa, nonchè la performance coreutica delle giovani ballerine della scuola Evolve di Locri, sulle note de L’Essenziale di Marco Mengoni. Un simbolico passaggio di testimone alle nuove generazioni, nel segno della bellezza e della responsabilità. Uno dei momenti più toccanti è stato il tributo al professore Pietro Cremona, figura centrale assieme a Panuzzo dell’evento, la cui azione costante negli anni ha saputo unire rigore accademico e attivismo civico. A consegnargli il riconoscimento speciale, lo stesso Albanese, in un gesto che ha suggellato il valore della cultura come presidio etico oltre che educativo. La serata si è chiusa con due esposizioni di rilievo: una mostra tematica dedicata ai Beatles, curata dal fan club ufficiale “Pepperland”, e una rassegna pittorica di opere sulla figura femminile firmata dall’artista Carmelita Caruso, che ha anche reso omaggio alla Fazzolari insieme a Barbara Ieraci, altra eccellenza del panorama artistico calabrese.
Più che una semplice serata culturale, quella di Roccella Jonica è stata una dichiarazione d’intenti. Un manifesto che rivendica il diritto – e il dovere – di credere che la bellezza, quando unita alla coscienza, può diventare un atto politico. Un seme piantato in una terra che non ha mai smesso di sognare.
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