Gioia Tauro (Rc), tante ipotesi sull’esplosivo ritrovato

operazione infinito

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Sei, sette tonnellate di esplosivo potentissimo, il micidiale T4, nascosto in un container tra i sacchi di latte in polvere: il carico, sequestrato nel porto di Gioia Tauro, secondo quanto emerso, proveniva dall’Iran ed era diretto in Siria.

L’ipotesi al momento sulla quale si lavora con maggiore intensità é quella del traffico internazionale di esplosivo. L’operazione é cominciata alla fine di agosto per proseguire poi fino all’accertamento della reale natura del carico. Quando gli investigatori hanno aperto il container si sono trovati di fronte a quello che avrebbe dovuto essere il reale contenuto: sacchi di juta pieni di latte in polvere.

Una volta rimossa la muraglia di sacchi che erano in evidenza, piu’ o meno a metà del container, c’era l’esplosivo diviso in panetti.

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, é giornalista pubblicista dal 2008. Laureato in Scienze della comunicazione, ha di recente pubblicato il libro " E' un mondo difficile". Ecco il link per acquistarlo http://amzn.to/2lohl4U. Lavora come Digital Marketing Manager in Irlanda.

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