Reggio, PdCI: è grave l’elezione del consigliere comunale Serranò a Presidente di Commissione

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Il vocabolario del centrodestra reggino – e per la verità anche di quello italiano – evidentemente, da tempo, ha smarrito due parole fondamentali “Legalità” e “Moralità”.
Sono ormai innumerevoli nel Comune di Reggio Calabria i fatti concreti che ricordano questa gravissima omissione.

In particolare, come PdCI, intendiamo oggi denunciare una notizia, poco discussa, di questi giorni, assai grave sul piano dell’etica, del rigore morale e dell’opportunità politica: quella che ha riguardato il consigliere comunale della maggioranza di centrodestra Serranò Antonino, eletto incredibilmente Presidente della 3^ Commissione “Politiche Sociali” del Comune di Reggio Calabria.

Si tratta dello stesso consigliere Serranò che solo pochi giorni era assurto agli onori della cronaca su tutti i giornali e mezzi di informazione che avevano riportato ampi stralci delle intercettazioni effettuate nell’ambito dell’importante operazione “EPILOGO” condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia contro la cosca della famiglia dei Serraino, in cui emergono gesta, frequentazioni, comportamenti ed affermazioni dello stesso che certamente sono assai discutibili e censurabili sul piano etico e morale, tant’è che qualche giornale lo ha denominato il “consigliere pistolero”.

Orbene, anzichè obbligarlo alle immediate dimissioni da consigliere comunale come sarebbe stato naturale, la maggioranza di centrodestra lo ha addirittura premiato nominandolo Presidente di una delle commissioni consiliari più importanti.
Una scelta grave, sbagliata ed inopportuna che conferma il giudizio che da tempo come PdCI abbiamo espresso sulla situazione melmosa esistente al Comune di Reggio Calabria.
Ma è ancora più grave il fatto che tale elezione sia avvenuta all’unanimità, con un voto trasversale dei componenti del centrodestra e del centrosinistra presenti che hanno votato a favore di questo sciagurato provvedimento.

Tutto ciò desta sconcerto e stupore non solo per la grave offesa recata alla coscienza civile della città ma anche perché ciò è avvenuto all’insegna del più bieco trasversalismo, che insieme al trasformismo rappresenta uno dei mali peggiori che colpiscono la nostra democrazia.
Un trasversalismo di cui si è dimostrato un vero campione lo stesso consigliere Serranò alle ultime elezioni regionali quando senza alcun pudore ha fatto la campagna elettorale per un candidato della sinistra al Consiglio Regionale e ha votato contemporaneamente per Scopelliti Presidente.
Tutto ciò è frutto di una concezione malsana della politica in cui non esistono progetti, valori ed idealità ma tutto è piegato al malcostume ed alle peggiori logiche degli affari, della corruttela e della degenerazione della vita pubblica.

La decisione assunta dalla 3^ Commissione del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, purtroppo, costituisce un esempio assolutamente negativo e per questo deve essere apertamente rifiutata e contestata con forza per non far passare il messaggio devastante che nella città di Reggio tutto è possibile.
In un momento in cui, attraverso l’azione di magistratura e forze dell’ordine, si sta conducendo una battaglia senza precedenti per il ripristino della legalità e per contrastare la ‘ndrangheta, la maggioranza comunale non ha avvertito neppure la sensibilità di soprassedere su questa scelta che rappresenta una sfida che contraddice lo sforzo di chi si batte quotidianamente, tra mille difficoltà, per affermare diritti, regole e legalità.

Per questo, riteniamo che la revoca dell’incarico conferito al consigliere comunale Serranò si imponga come atto indispensabile e necessario per evitare che davvero il fango finisca per travolgere le istituzioni reggine e con esse l’intera società.

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Author: Consuelo

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