Ciao Bruno Versace

Unione poeti dialettali calabresi

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Ora che sei diventato anima voglio darti del tu.

Oggi il “piccolo grande uomo” come spesso mi chiamavi scherzosamente, è un piccolo uomo in pena. In tutti questi anni la tua modestia mi ha impedito di dirti ciò che penso di te; ma oggi romperò ogni indugio per comunicarti quello che tutti stanno provando in questo triste frangente della storia del nostro promontorio: la tua scomparsa lascia un vuoto incolmabile e un silenzio muto nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerti. Un silenzio che, seppure si adorna di pace, non trova requie e chiede di poter intessere le tue lodi per mezzo di quel rituale atto a rende gli esseri immortali. Il tuo lascito sarà di grande valore e di fondamentale esempio per le nostre generazioni future, e non solo perché avevi la capacità di fare miracoli attraverso i tuoi versi carichi di ironia, ora pungenti, ora esilaranti, ora realistici, ma per la tua genuinità e l’amore con cui ti prestavi al prossimo.

 

 

Il tuo nome, le tue azioni e le tue opere, riecheggeranno nel tempo e saranno ricordate con devozione e per sempre, entrando a far parte di quegli aspetti che rendono maggiore grandezza a questo nostro piccolo fazzoletto di terra. E allora grazie Bruno Versace per avere vissuto in mezzo a noi, per averci regalato l’attenzione di un amico devoto e sincero, per averci insegnato la satira e che sono sempre i cuori nobili e gentili a fare la differenza.

Grazie Bruno Versace per esserci sempre stato.

Con eterno affetto F.M.

 

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Author: Redazione_Cultura