Tortora: la città di Blanda alla conferenza internazionale di Parigi

comune di tortora

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Un importante evento internazionale ha visto l’antica città di Blanda fra i protagonisti del “Colloque International”dal titolo “La Lucanieentredeuxmers. Archeòlogie et Patrimoine”,presso l’Università Sorbonne-Pantheon I di Parigi.

La rassegna internazionale è servita per fare il punto sulle più recenti ricerche in ambito archeologico sull’antica Lucania.
Tra gli interventi, decine di studiosi provenienti dalle maggiori università europee e mondiali e dalle Soprintendenze Archeologiche.
Tra le tante, due relazioni in particolare hanno riguardato il territorio della Lucania Tirrenica e Blanda.

Il prof. Francesco La Torre, dell’università di Messina, scopritore dell’antica Blanda di Tortora, ha tracciato un quadro del popolamento lucano della costa da Laos a Velia, utilizzando le ricerche urbane e territoriali effettuate a Tortora, come paradigma per l’analisi del popolamento del territorio.

Il prof. Fabrizio Mollo, dell’Università di Messina, che da anni svolge ricerche sul territorio tortorese, oltre ad aver curato la realizzazione del nuovo Museo di Blanda, ha analizzato la necropoli della città lucana e ne ha inquadrato le produzioni figurate. In parallelo con le altre necropoli di Rivello e del vallo del Noce, il professore sostiene per la prima volta un’ipotesi relativa alla presenza ed alla produzione in loco di officine ceramiche, databili verso la fine del IV sec. a.C., quali ad esempio il pittore APZ e la Foglia d’Edera.

L’intervento, molto apprezzato dalla comunità scientifica presente a Parigi, apre scenari nuovi sull’archeologia della produzione in area tirrenica e restituisce un ruolo primario ai gruppi lucani presenti nell’area del golfo di Policastro. Mollo suggerisce, inoltre, l’opportunità di allargare la base conoscitiva, con nuove ricerche e nuovi restauri sui corredi già scavati a Tortora.
È in programma, in sinergia con l’amministrazione comunale di Tortora, con la Soprintendenza Archeologica della Calabria e con quelle contermini, la realizzazione di un convegno nel centro tirrenico cosentino, che possa costituire un aggiornamento rispetto all’incontro “Nella terra degli enotri”, realizzato nel 1998 a Tortora.

Tale evento permetterà di mettere a sistema tutti i centri del golfo di Policastro e della valle del Noce. In tal modo si potrà indagare sulle complesse ed articolate dinamiche insediative e culturali, che interessano questo ampio contesto, tra l’epoca enotrio-arcaica e romana.

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