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Leggendo il commento dell’On. Belcastro sui gay che sarebbero più al nord che al sud e che noi calabresi siamo uomini di poche parole ma di fatti, rimaniamo basiti da questa dichiarazione fatta da un avvocato che ha masticato e mastica politica da anni, ma cadere su una buccia di banana può capitare a chiunque.
Non possiamo pensare che l’orgoglio della nostra identità, l’orgoglio di essere calabresi, possa dipendere dall’essere, o non essere, omosessuali. Siamo tutti italiani e non esiste una differenza di territorio tale da esser punto da discriminare o esaltare un individuo.
Altresì lo scatto di orgoglio dovrebbe venire da tutti quegli uomini e quelle donne nati e cresciuti in una Regione bistrattata da anni di mala – politica, costretti a “vederla” camminare a braccetto con mafia, corruzione, menefreghismo.
Da tutti coloro che sentono il desiderio di rimanere nella propria terra, da tutti coloro che combattono ogni giorno sapendo che è difficile quasi impossibile avere un sogno, da tutti coloro che rimangono vicino alle proprie radici, perché sperano che, rimanendo, potranno in qualche modo crescere e morire dove i nostri avi riposano già, perché solo così potremmo dire che siamo uomini Calabresi. La Calabria non è una Regione “a parte” e non esistono confini o limiti, non esistono differenze o discriminazioni, perché la nostra Patria è unica ed indivisibile.
Francesco Sposato
Dirigente Regionale FLI
Nicola Maranzano
Presidente circolo FLI Rende
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