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Sospese, per il momento le iniziative sindacali annunciate dai lavoratori e dall’USB Calabria; infatti, dopo l’incontro di ieri, tenutosi in prefettura, la richiesta della USB di far sedere la proprietà ad un tavolo per stabilire il pagamento delle spettanze ai lavoratori è stata accolta.
Ieri alle ore 8,30 nella sede del comune di Cropani, alla presenza del sindaco e degli agenti della digos di Catanzaro – al fine di prevenire il peggio – si è svolta una lunghissima trattativa sul pagamento delle spettanze.
La USB, infatti, non ha ceduto sul piano dei diritti dei lavoratori che rivendicavano il pieno pagamento di TUTTI gli arretrati spettanti e la messa in discussione del “non accordo”, assurdo e capestro, firmato con la Cgil e che ha portato al licenziamento dei lavoratori e a cedere alla ditta 5 anni di anzianità, ferie, 13° e 14° mensilità ed altri emolumenti.
La trattativa si è prolungata fino a tarda mattinata, alla fine l’azienda ha accettato di rimettere in discussione quanto già firmato e di proporre un “accordicchio” che l’USB giudica decisamente insufficiente, ma che, per assecondare le esigenze economiche impellenti dei lavoratori, senza stipendio da mesi, al momento ha accettato.
Con questo accordo, come detto sub judice, la ditta si impegna a corrispondere subito un assegno per una parte dei soldi dovuti; poi tra 15 giorni, verserà un’altra parte e tra trenta giorni, ci sarà un nuovo tavolo di trattativa per verificare l’andamento dei pagamenti e per l’eventuale conclusione della vertenza.
L’USB ed i lavoratori non hanno, dunque, sotterrato “l’ascia di guerra” poiché l’accordo, come detto, non ci soddisfa, tuttavia permette ai lavoratori di far fronte alle esigenze economiche sempre più pressanti.
La partita sindacale è, dunque, solo rimandata di 30 giorni: infatti, all’inizio delle festività natalizie, precisamente dall’8 dicembre, riprenderà l’agitazione dei lavoratori fino alla convocazione del tavolo.
Per adesso le fedi nuziali dei lavoratori sono salve, ma, come detto, la partita è ancora tutta da giocare e, se sarà il caso, il gioco sarà duro.
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