Eravamo tra i più ricchi d’Europa noi del Sud

Regno delle due Sicilie

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Eravamo davvero tra i primi in Europa. Ma poi, annessi all’Italia, diventammo la cosiddetta “Questione Meridionale”.

Dice Baruk:

 “Tutti hanno accesso alla storia, ma non tutti hanno accesso alle tante verità della storia!”

 

Baruk
Baruk

Se partiamo dal presupposto che la storia viene scritta dal forte che ha prevalso sul debole, ogni altra forma di verità è possibile. Ebbene, Baruk, che è calabrese e meridionalista convinto, in merito a ciò, aggiunge:

“Sebbene mi senta felice di far parte di questa nostra grande nazione (l’Italia) potrei esserlo molto di più se tutto ciò fosse avvenuto per scelta dei nostri avi e non per costrizione altrui.”

Quanto avremmo guadagnato noi del Sud se, anziché essere stati annessi a forza al resto d’Italia, lo avessimo potuto fare – e prima o poi ci saremmo arrivati – per nostra scelta? Tantissimo! Soprattutto perché non saremmo stati privati né spogliati delle nostre ricchezze e dei nostri tesori, che poi andarono a costituire le primarie fonti di ricchezza, d’investimento e di sviluppo per il Nord.

 

Banco delle Due Sicilie

 

Baruk continua sostenendo che:

“La guerra di unificazione d’Italia, non è stata meno di tante altre guerre di conquiste combattute durante l’arco della storia umana!”

Il Regno delle Due Sicilie, prima dell’annessione era, infatti, ritenuta una tra la nazioni più ricche d’Europa. E questo non sono io a dirlo e neppure Baruk ma la storia: non quella che abbiamo avuto modo di apprendere nei banchi di scuola, ma l’altra storia, quella vera, quella che molti di noi non sanno, in quanto è una storia che non fa parte della storia.

 

Alberto Angela
Alberto Angela

Ma non è questo il punto. Perché, alla fine, far parte dell’Italia era cosa inevitabile e giusta. Ma saremmo stati meglio se la filosofia che la ha suggerita, fosse nata dall’intenzione di fondare una Sola Grande Fraterna Nazione, (di pari diritti, di pari condizioni sociali e di egual ripartizione delle forme di benessere e di sviluppo) non una guerra di conquiste e di razzie dove, come dice Baruk, alla fine:

 “Spogliati gli uni di tutto ciò che possedevano, fu dato agli altri!”

 

 

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Author: Francesco Marrapodi

Scultore ambientalista calabrese, si occupa di giornalismo e di letteratura. Ha collaborato e collabora con diverse testate giornalistiche italiane. Tra le sue opere più importanti la scultura di sabbia: "La morte di Poseidone" pubblicata anche sulla pagina Facebook di Greta Thunberg.