Caso Bachelet, Vadalà e Iaria: “Mafrici chieda scusa ai cittadini”

Antonino Vadalà

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Riceviamo e pubblichiamo la nota dei consiglieri di Minoranza del Comune di Condofuri, Antonino Vadalà e Tommaso Iaria:

“Cittadini, è passato molto tempo da quando ad inizio della consiliatura – guidati dall’alto senso di responsabilità che contraddistingue la nostra azione politica – ponemmo al Sindaco ed alla sua maggioranza la drammatica questione concernente la sicurezza strutturale della scuola “V. Bachelet”, un edificio che, è sotto gli occhi di tutti, non sta in piedi! Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata (mozioni, conferenze stampa, richieste di accertamenti all’ex Genio Civile, interrogazioni, articoli di giornale, assemblee popolari, volantini, ecc.) ma il Sindaco e l’Assessore all’edilizia scolastica hanno evitato accuratamente di esperire le semplici verifiche richieste con insistenza anche dalla cittadinanza.

A poco è servito l’appello pubblico da noi rivolto agli iscritti del locale circolo del PD: il Direttivo del “Pio La Torre”, infatti, si è uniformato a quanto di assurdo andava ripetendo il Sindaco Mafrici: “Per noi le carte sono a posto. La vostra è una speculazione politica”.
Colpevoli, quindi, di aver messo le mani su faldoni che faceva comodo restassero chiusi, abbiamo subito gli insulti e l’ostracismo di quanti, spinti da interessi ripugnanti, tentavano meschinamente di screditarci veicolando nell’opinione pubblica giudizi denigratori nei nostri riguardi.
Lo stesso primo cittadino non ha esitato a definire (con il silenzio complice del Presidente del consiglio) i sottoscritti rappresentanti del popolo condofurese quali terroristi politici, calunniatori, sobillatori, ecc.

Ma noi, convinti che alla fine la verità avrebbe trionfato, non abbiamo ceduto e quando si è avuta la certezza che il Sindaco, incurante della loro sicurezza, non avrebbe esitato a far entrare i bambini in quella scuola traballante, abbiamo informato le autorità competenti su quanto stava accadendo. Oggi apprendiamo della relazione del Funzionario dell’ex Genio Civile, Arch. Di Benedetto, che squarcia il velo di omertà sul grumo d’interessi annidato nella Bachelet, che “[…]Nel corso degli accertamenti è stato rilevato: che le opere realizzate non sono conformi alle previsioni progettuali, alcuni pilastri realizzati ex novo risultano non perfettamente verticali ma inclinati su un lato ed inoltre mancano le travi di coronamento e la copertura della parte dell’edificio scolastico adibito a palestra, peraltro prevista in progetto e non realizzata […]”.

Si tratta solo di una parte delle “criticità” da noi segnalate ripetutamente, nefandezze che hanno messo a repentaglio la vita dei nostri bambini facendo pagare al nostro paese un prezzo elevatissimo atteso che la scuola Bachelet era il luogo destinato alla formazione e dalla crescita culturale delle nuove generazioni.

Ora, finalmente, tutti conoscono la verità. Questa è la vittoria dei bambini di Condofuri ma, consentitecelo, è anche la nostra vittoria! Sia ben chiaro: non rincorriamo medaglie e nemmeno encomi ci teniamo, però, che si sappia che quando abbiamo chiesto al Sindaco Mafrici di accompagnarci in Procura a denunciare lo scandalo “alla luce del sole ”della scuola Bachelet, egli ci ha risposto baldanzoso: “E’ tutto a posto. Me ne assumo la responsabilità!”. E siccome non è consentito a nessuno di giocare con la vita dei bambini, la realtà dei fatti impone oggi a lui di non sfuggire alle conseguenze delle proprie azioni, assumendosi con dignità quella responsabilità più volte rivendicata pubblicamente: CHIEDA SCUSA ALLA CITTADINANZA E SI DIMETTA!”.

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