Salvini a Platì. “Serve lavoro”

Salvini a Platì

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Matteo Salvini ha presenziato a Platì (Reggio Calabria) alla cerimonia di consegna di un immobile, confiscato alla ‘ndrangheta, alla diocesi di Locri-Gerace.

Salvini in visita a Platì

Questa mattina, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha fatto tappa a Platì. Il vicepremier ha assistito alla consegna di un bene confiscato alla ‘ndrangheta, alla Diocesi di Locri-Gerace. L’immobile ospiterà presto un oratorio. Alla cerimonia erano presenti anche il vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva; il direttore dell’Agenzia nazionale beni confiscati, il Prefetto Bruno Frattasi e il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari. Il leader della Lega ha inoltre partecipato all’intitolazione della strada dove si trova l’immobile (ex via Pasquale Ielasi) al comandante della stazione dei carabinieri di Platì; brigadiere Antonino Marino, ucciso in un agguato nel 1990. “Onore a lui e a tutti i servitori dello Stato vittime del cancro mafioso”. Ha commentato il vicepremier.

Dopo il taglio del nastro e la visita allo stabile confiscato, il Ministro ha accolto gli scolari della scuola elementare di Platì, giunti con le loro maestre portando in alto bandierine tricolori.

“Serve il lavoro”

“Qui c’è fame di lavoro e la ‘Ndrangheta cresce dove c’è più disoccupazione”. E’ quanto ha detto il vicepremier Matteo Salvini oggi a Platì. Il Ministro ha poi aggiunto: “La lotta alla ‘ndrangheta e allo spaccio di droga, che è il primo business della ‘ndrangheta, e l’impegno per rilanciare il lavoro rappresentano le cose da fare”.

“In queste terre c’è un mare stupendo ma non ci sono infrastrutture; non ci sono strade, ferrovie ed esistono difficoltà anche per gli aeroporti. Sono orgoglioso di quello che fanno le forze dell’ordine con arresti, indagini, sequestri e confische. C’è tanto ancora da fare. Platì è pieno di bambini ed è uno dei comuni con il maggiore tasso di natalità ma, purtroppo, anche con il più alto tasso di disoccupazione”.

Sanità calabrese

“La Regione ha fallito”. Ha aggiunto:”Commento, da osservatore, l’incapacità amministrativa che lascia indietro la Calabria rispetto a tante altre regioni d’Italia in termini di infrastrutture e di sanità”.

“Siamo stati costretti a commissariare intere aziende sanitarie. Inoltre, non ci sono servizi ma incredibili liste d’attesa; ospedali chiusi e medici che mancano. Evidentemente c’è una gestione fallimentare che, al di là di responsabilità penali che non sta a me giudicare perchè non conosco le carte e non le commento, mi inducono pensare che la Regione Calabria è amministrata male”.

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it