AVR a Reggio Calabria, operazione dei Carabinieri: 13 indagati

AVR Reggio Calabria

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13 gli indagati nell’ambito dell’operazione dei carabinieri che ha riguardato persone operati sul territorio di Reggio Calabria, ed alcune società tra cui AVR.

AVR e altre aziende interessate

Nella giornata di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito l’operazione “Helios”. Sono stati coadiuvati dal Reparto Operativo Carabinieri per la Tutela Ambientale di Roma. L’operazione rappresenta le conclusione delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria–Direzione Distrettuale Antimafia. Ed hanno dato esecuzione in Roma e Reggio Calabria ad un decreto, emesso dal Tribunale di questo capoluogo – Sezione Misure di Prevenzione, che dispone l’amministrazione giudiziaria (art. 34 d.lgs. 159/2011) per:

  • AVR s.p.a. avente sede legale a Roma;
  • ASE – Autostrade service – servizi al territorio s.p.a. avente sede legale a Roma;

ed il controllo giudiziario (art. 34 bis del richiamato codice antimafia) per:

  • Hidro Geologic Line s.a.s. di Natale Marrara avente sede legale a Reggio Calabria;

Avr è capofila di un polo imprenditoriale con 34 tra sedi, impianti e distaccamenti, un volume di affari di 200 milioni e 2.500 dipendenti.

Gli indagati

13 gli indagati ai quali è stato notificato un avviso di conclusione di indagini preliminari 

Secondo gli inquirenti, le persone indagate avrebbero, a vario titolo, esercitato indebite pressioni al fine di ottenere l’assunzione di personale segnalato, ovvero altri funzionari per avere posto in essere atti di corruzione per l’esercizio della funzione. O per il compimento di atti contrari ai doveri di ufficio allo scopo di agevolare la predetta società nei rapporti con la pubblica amministrazione controllante al fine di ricevere indebite utilità.

Gli inquirenti per le loro indagini si sono avvalsi di molte attività di intercettazione. Ed anche dei riscontri acquisiti alle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia. Le indagini avrebbero, quindi, accertato una linea di continuità con quanto accertato in precedenti inchieste. E avvalorerebbero ancora una volta la presenza dell ingerenze svolte dalla criminalità organizzata nella gestione del ciclo dei rifiuti nella provincia di Reggio Calabria.


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