Il “ciclone Deborah” scuote il Salone del libro di Torino

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Il “ciclone Deborah” scuote il Salone del libro di Torino

“Deborah – Ascoltami con gli occhi”, opera presentata presso lo stand della Regione Calabria al Salone Internazionale del Libro di Torino (nella giornata conclusiva della kermesse), non è stata solo una performance artistica. È stata una dichiarazione di intenti. Un grido sommesso ma inarrestabile contro la violenza di genere, capace di trapassare la soglia dell’estetica per entrare nel territorio dell’etica.

Al centro della scena, l’attrice Daniela Fazzolari – che ha firmato anche la regia – ha incarnato con travolgente intensità emotiva la voce di chi troppo spesso non ne ha. Volti, gesti e parole si sono fusi in un racconto collettivo che ha dato corpo e anima al dolore invisibile di tante donne. Accanto a lei, i giovani interpreti Desirè Commisso, Cosimo Filopanti, Marika Ligato e Francesco Grillo hanno amplificato il messaggio, restituendo al pubblico un’esperienza immersiva, autentica, necessaria. Prodotto dalla Scuola Cinematografica della Calabria, sotto la direzione del maestro Lele Nucera e la supervisione del Maestro Demetrio Caracciolo, il progetto è arricchito dalle musiche originali e struggenti del compositore Bruno Panuzzo, la cui sensibilità musicale ha accompagnato ogni frammento dell’opera, elevandola oltre il teatro, oltre il cinema, fino a diventare un manifesto culturale e civile.

Nel cuore della fiera torinese, tra gli stand affollati e le voci dei grandi nomi dell’editoria, “Deborah” si è distinta per la sua capacità di toccare le coscienze. Laura Cassio, già viceprefetto di Torino e da anni impegnata nella lotta contro ogni forma di discriminazione, ha sottolineato con forza come l’arte – se autentica – possa diventare strumento di prevenzione e di educazione. “È attraverso emozioni come queste che si gettano i semi del cambiamento, soprattutto tra le nuove generazioni”, ha affermato Cassio, visibilmente commossa. L’evento ha assunto un tono ancora più simbolico grazie alla consegna del Premio Incontri Notevoli 2025 al comunicatore Giovanni Firera, per il suo impegno umano e professionale. A premiarlo, il professor Pietro Cremona – autore, insieme al docente Ugo Mollica, del volume L’Antico Eremo di Prestarona, anch’esso presentato al Salone – e lo stesso Panuzzo. Il momento conclusivo ha assunto i contorni della poesia e della memoria collettiva. In una cornice quasi sospesa, Panuzzo ha intonato una versione emozionante di Yesterday dei Beatles, accompagnato dal Pepperland Official Beatles Fan Club di Roma, rappresentato da Luigi Luppola e Maria Luisa Madera, anche loro coinvolti nel progetto editoriale. Una chiusura che è stata celebrazione e speranza insieme. Ma “Deborah” è anche il frutto di una squadra: dietro le luci della ribalta, un collettivo coeso e appassionato ha reso possibile la realizzazione del progetto. Tra i nomi: Antonella Roccisano, Simona Carrozza (illustratrice), Davide Locri, Pino Minniti (fotografo), Giuseppe Costanzo, Andrea Agostino e Piermario Brancatisano. Centrale il ruolo femminile nei settori chiave della produzione: Rosanna Bombardieri (trucco e parrucco), Francesca Pasqualino (produzione), Annalisa Giannotta (casting) e Martina Zito (grafica).

In un’edizione da record, con oltre 231.000 presenze e ospiti di rilievo – da Roberto Saviano a Luciana Littizzetto, da Fabio Fazio a Red Canzian – “Deborah” ha dimostrato che l’arte del Sud può avere un respiro universale, capace di imporsi per profondità e coraggio. Il viaggio dell’opera non si ferma qui. Il prossimo appuntamento è fissato per l’8 giugno a Roccella Jonica, presso l’Ex Convento dei Minimi, per la presentazione ufficiale in Calabria. Una tappa simbolica, arricchita da una mostra pittorica dedicata alla figura femminile, a cura dell’artista Carmelita Caruso, e da una nuova esposizione sul mondo dei Beatles.

In quell’occasione verranno anche conferiti nuovi Premi Incontri Notevoli a figure che si sono distinte per meriti sociali e umani. In un tempo che spesso confonde il rumore con la voce, “Deborah – Ascoltami con gli occhi” ha scelto il silenzio che parla, l’arte che cura, il racconto che cambia. E in quel breve, potentissimo battito di tre minuti, ha trovato l’eternità di un messaggio che non si può più ignorare.

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Author: Ntacalabria Redazione J