Ennesimo maltrattamento contro animali a Lamezia Terme

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Un grave episodio di maltrattamenti contro animali  è  stato consumato a Lamezia Terme. La denuncia-querela per l’aggressione a una gattina, è stata presentata ai Carabinieri dall’associazione “Fata”,  organizzazione di volontariato con sede in Lamezia, attiva da oltre 25 anni nel recupero di animali in città e nell’hinterlandun. Il vile gesto, è avvenuto nei giorni scorsi in via Perugini.

I particolari

Il 21 maggio scorso, si legge nella nota dell’organizzazione, è stata rinvenuta in via Perugini una gattina sul ciglio della strada che boccheggiava trascinandosi solo con le zampe anteriori. A notarla una persona che ha allertato, attraverso la pagina Facebook, il rifugio “Fata”. La presidente dell’associazione, Rossana Longo, è intervenuta immediatamente sul posto, ma l’animale – terrorizzato – ha cercato rifugio nell’erba. Solo grazie all’intervento di un volontario, Antonio, si è riusciti a recuperarla. Portata d’urgenza all’ambulatorio veterinario del dott. Nicola Caputo a Falerna, la gattina – che si chiama Lucy – è apparsa subito in gravi condizioni: perdeva sangue, non camminava ed era disidratata.

Una radiografia ha quindi rivelato la causa delle sue sofferenze: Lucy (nella foto) era stata colpita da tre proiettili di arma da fuoco, uno dei quali ha lesionato gravemente la colonna vertebrale e il midollo. Dopo due giorni di tremori e instabilità, è stata operata. I proiettili sono stati estratti, ma le conseguenze resteranno permanenti: con tutta probabilità, Lucy rimarrà disabile e certamente sarebbe morta di stenti e sofferenza in pochi giorni.

I proiettili sono stati consegnati ai Carabinieri, unitamente a una dettagliata denuncia-querela. Le forze dell’ordine, già informate dei fatti, procederanno con l’acquisizione delle immagini delle telecamere presenti in zona per risalire ai responsabili.

Si ricorda che il maltrattamento di animali è un reato penale, punito dalla legge italiana con la reclusione da 3 a 18 mesi o con una multa da 5.000 a 30.000 euro. Non solo: anche l’utilizzo delle armi da fuoco, in condizioni del genere, espone l’intera zona a problemi di sicurezza pubblica.

L’appello dell’associazione

“Facciamo appello alla coscienza di tutti, si legge nella nota, affinché fatti di questo genere vengano denunciati e puniti perché non soltanto ledono l’animale e il sentimento di giustizia e di protezione del debole ma offrono anche una spettacolarizzano della brutalità che offende e scuote la sensibilità comune. Da questo momento in poi – assicurano – ogni denuncia necessaria verrà tempestivamente presentata e depositata, seguita arricchita di ogni prova possibile, grazie a notizie che arriveranno in qualsiasi modo (social, telecamere, dichiarazioni di testimoni, etc.). Che Lucy diventi un simbolo e un segnale di inizio: l’inizio del momento in cui questo genere di delinquenti comincerà a temere di essere individuato e punito nei modi e con la severità che il nostro codice penale prevede”.

 

 

 

 

 

 

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Author: Enzo La Piana

Ha iniziato nei lontani anni ottanta a scrivere di sport, per un breve periodo, per il giornale il "Provinciale". Nel tempo il mondo della televisione lo ha catturato, facendolo appassionare alle riprese televisive, coltivate grazie all'emittente RTV. Prima di approdare su Ntacalabria, ha scritto per altri blog e giornali anche online seguendo il calcio e la Reggina.