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E’ calabrese. E’ un talento. E’ straordinaria. E’ Angiolina Marchese. Nata a Diamante CS, ma vive e lavora a Roma da 45 anni. Ha la qualifica Maestro D’Arte pittrice e ceramista. Vanta una formazione di grande professionalità. Diplomata in maturità artistica nella sezione ceramica presso l’istituto d’Arte di Cetraro, ha esposto in molteplici mostre personali e collettive, sia in Italia che all’estero. Pluriaccademica e socia di numerose associazioni, è presente in molti cataloghi d’arte nazionali e internazionali. E il giorno 14 aprile 2023, alle ore 17:00 al museo del Cedro di santa Maria del Cedro di Cosenza ha inaugurato la sua mostra (Protagonisti del tempo d’arte 2) affianco a Vittorio Sgarbi (attuale sottosegretario al Ministero della cultura) che nutre per questa grande artista (figlia diletta di Calabria) tanta stima e considerazione.
Sono intervenuti per l’occasione Ugo Vetere (sindaco Santa Maria del Cedro), Angelo Adduci (Presidente del Consorzio del Cedro), Paolo Di Giannantonio (giornalista), Simona Loizzo (deputata), Gianluca Gallo (Assessore alle Politiche e Sviluppo Agroalimentare della Regione), Daniela Rambaldi (Presidente Fondazione C. Rambaldi), Myrian Peluso (owner Galleria d’arte Le Muse).
In merito a tale evento Angiolina assicura che:
“È stata una grande esperienza oltre che una grande emozione.”
Poi, rivolgendosi agli artisti presenti, gli dice:
“Carissimi artisti, anche se non c’è stato modo di salutarci e conoscerci tutti, ci rifaremo per la prossima volta con tutte le persone degne di questo appellativo “artisti” che sono venuti a condividere momenti straordinari e di grande gioia al museo del cedro, con la presenza di ospiti illustri che ringrazio per averci onorato con la loro presenza. Vi ricordo che la mostra continuerà fino al 2 maggio con orario 10/13, e pomeriggio 16/20.”
Le opere di Angiolina Marchese non sono normali opere; sono, soprattutto, il frutto di un lavoro inequivocabile, come quando ad esempio Dio, nei sette giorni dedicati alla Creazione, ci ha messo tutta la sua onnipotente arte. Esse comunicano, infatti, il non ipotetico, il non apparente, tanto che nella loro meravigliosa espressione ci danno l’impressione di una dimensione planetaria; un mondo, insomma, dove i colori usati dall’artista hanno la capacità di portare alla luce, in modo diretto, gli aspetti più magici e al tempo stesso più autentici della realtà.
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