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Sabato 5 febbraio, alle ore 18.00, a palazzo Arnone in provincia di Cosenza, si terrà l’inaugurazione di OPERA APERTA. Il restauro del Sant’Agostino di Mattia Preti svela i segreti di un capolavoro, cantiere didattico dedicato al restauro del dipinto recentemente acquistato dal MiBAC per incrementare la ricca quadreria pretiana della Galleria Nazionale di Cosenza.
Interverranno Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria; Francesco Prosperetti, direttore regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria; Gerardo Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza; Maria Francesca Corigliano, assessore provinciale alla cultura e Salvatore Perugini, sindaco di Cosenza. Modererà i lavori Gemma-Anais Principe. La serata sarà allietata dalle musiche del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza.
OPERA APERTA è il primo cantiere di restauro “aperto” al pubblico allestito nel laboratorio temporaneo ospitato nel cuore della città vecchia, a Palazzo Arnone, sede della Soprintendenza calabrese e della Galleria Nazionale di Cosenza.
L’iniziativa pensata e realizzata dalla Soprintendenza BSAE della Calabria trasforma un cantiere di restauro tradizionalmente chiuso al pubblico e riservato ai soli addetti ai lavori in un evento culturale “aperto” alla comunicazione e alla trasmissione delle informazioni storiche, artistiche, tecniche e conservative. Il restauro diventa così momento eccellente di condivisione ed aggregazione di tutta una comunità.
L’intervento, che si avvale della direzione dei lavori del soprintendente De Chirico, sarà effettuato dall’équipe di restauratori e operatori tecnici della Soprintendenza BSAE della Calabria; avrà una durata di circa sessanta giorni e sarà visitabile dal martedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. L’ampia fascia oraria predisposta permetterà ai diversi pubblici dell’arte di assistere e partecipare ad un evento che si preannuncia, per Cosenza e l’intera Calabria, di grande interesse e novità. Il cantiere è particolarmente mirato agli studenti dell’UNICAL: è stato difatti predisposto per l’occasione un protocollo con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’ateneo calabrese che permetterà ai giovani l’acquisizione di crediti formativi attraverso un’esperienza didattica condotta sul campo.
Le visite didattiche al cantiere potranno essere effettuate a partire da martedì 8 febbraio, data di inizio dei lavori. Per gruppi e scolaresche occorre prenotarsi telefonando al seguente numero: 0984795639.
Il dipinto è opera inedita del Cavalier calabrese, e dunque ancora non attenzionata dalla critica.
Una replica del soggetto cosentino, di datazione ancora incerta, è conservata nell’Abbazia di Montecassino. Si tratta di una copia tratta da un dipinto probabilmente eseguito da Claude Vignon a Roma tra il 1617 ed il 1624. Un’ulteriore copia è a Dublino, presso la National Gallery of Ireland. Il Sant’Agostino è presumibilmente databile al sesto-settimo decennio del XVII secolo negli anni in cui Mattia Preti tornava a meditare su precedenti lavori per sperimentare un iniziale orientamento verso l’essenzialità. La tavolozza ridotta induce a ritenere che il dipinto possa essere uno studio compiuto dal pittore nel primo periodo maltese, con l’aiuto della bottega.
Dopo il restauro l’opera verrà definitivamente esposta nella Galleria Nazionale di Cosenza.
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