Questo post é stato letto 22420 volte!
A Catanzaro si presenta una nuova aggregazione politica e associativa che intende dare una svolta alla vita amministrativa del capoluogo di regione. Un’officina di idee e uomini composta dal movimento Azione Popolare, dai Socialisti Riformisti, dall’Udeur e da altre compagini appartenenti ai movimenti politici e alla società civile.
Presto, tutte queste componenti, confermeranno in un unico organismo il proprio apporto al candidato a sindaco che il prossimo 6 e 7 maggio correrà in loro rappresentanza per la guida della città di Catanzaro. «L’azione di questa coalizione, che oggi si presenta alla città con l’impegno di rappresentare tutti i bisogni presenti e futuri dei catanzaresi, vuole essere la chiave di volta rispetto ad un preoccupante stallo della politica cittadina».
A dirlo in apertura di conferenza è stata la presidente del locale circolo dei Socialisti Riformisti, Maria Teresa Laurito, che ha così proseguito: «Già da tempo stiamo lavorando alla “Città che vogliamo”, che per noi non significa affrontare i problemi solo con uno slogan, ma strutturare ed avviare azioni concrete che restituiscano agli abitanti di Catanzaro una città a misura di cittadino. Muoveremo le nostre passioni politiche e di impegno civile in favore delle istituzioni e di una cultura della legalità che riporti la città ai suoi vecchi fasti. Queste “improvvise” dimissioni di Michele Traversa hanno rappresentato solo il triste epilogo dei tanti errori amministrativi che si sono protratti per oltre un decennio.
Il nostro gruppo, rispetto alle forze politiche e ai candidati che sembrano essere stati già delineati, rappresenterà un’alternativa innovativa. Noi non proporremo un singolo uomo alla guida della città, bensì una composita ed equilibrata squadra che si preoccuperà di operare solo per il bene comune, e non per gli interessi economici dei soliti noti. Lo faremo insieme alle migliori energie della nostra città, attraverso il coinvolgimento diretto e attivo di tante persone innamorate di Catanzaro, che sono sinceramente animate dalla voglia di cambiare questa preoccupante situazione».
Tra i protagonisti, anche la delegazione catanzarese del movimento Azione Popolare, rappresentata da Giuseppe Apostoliti, Filippo Capellupo e Giuseppe Mazzullo. Quest’ultimo ha chiesto alle forze sane della politica locale e della società catanzarese di ritrovarsi insieme per restituire alla città situazione amministrativa “normale”.
«A Catanzaro negli ultimi quindici anni, in chiave amministrativa, abbiamo assistito ad autentiche sciagure. Un vero disastro per una città che ha vissuto una serie di consuetudini e interessi di parte che non hanno fatto assolutamente il bene dei cittadini. Ciò a cui i soliti noti stanno pensando, utilizzando nuovamente la città e i suoi bisogni, è quello di giungere alle elezioni del 2013 solo per promuovere meglio se stessi. Tanti anni fa sono stato un componente della Giunta del compianto sindaco Benito Gualtieri, e non mi sento di fare un discorso di parte se dico che da quella splendida esperienza in poi ci si è completamente fermati in questa città. Noi viviamo la città e ci rendiamo conto di quanto essa sia stata tristemente depauperata negli ultimi anni e quanti problemi esistono all’interno della casa comunale, a partire dal suo bilancio.
A tal proposito, annuncio che nelle prossime settimane terremo un’iniziativa insieme all’on. Silvano Moffa che avrà come tema l’assestamento di bilancio e la copertura delle spese sostenute dai Comuni per i mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti». Lanfranco Calderazzo dell’associazione Progetto Città, nel sottolineare come la città sia disorientata e smarrita a seguito dell’inquietante scelta del sindaco dimissionario, ha esortato i catanzaresi a promuovere con il loro voto quegli uomini che vogliono restituire a Catanzaro il suo ruolo di capoluogo di regione.
«Un ruolo che noi rivendichiamo e che porteremo avanti con tutte le nostre forze, affinché questa città ritorni a distinguersi per esempio fattivo e per qualità d’azione. Un impegno che deve guardare con interesse alla città di Lamezia Terme e di Soverato, così come all’hinterland o alle altre città capoluogo. Noi ci proponiamo con orgoglio alla regia di questo giusto compito, guardando con visionaria programmazione al futuro della nostra città e di tutti i catanzaresi. Non faremo come il capitano Traversa e i suoi sodali compagni di coalizione, che hanno abbandonato al proprio destino questa città tradendo il voto plebiscitario con cui erano stati fortemente voluti».
Anche Antonio Talarico del Polo Civico ha ribadito la centralità, non solo geografica, della Città di Catanzaro. «Qui vi è una carenza di leadership. Noi, però, prima di indicare quello che sarà il nostro candidato a sindaco, al quale tutti chiederemo di rimettere in moto questa città, vogliamo individuare la migliore piattaforma di idee e proposizioni da attuare per il bene presente e futuro dei nostri concittadini». Il segretario cittadino dell’UDEUR, Antonio Torchia, nel suo intervento ha condiviso il principio per cui d’ora innanzi, prima dell’uomo sindaco, sarà necessario stabilire argomenti, tematiche, progetti, regole e comportamenti su cui fondare l’azione amministrativa.
Oltre ad un richiamo di tipo organizzativo, affinché tutti gli operatori della macchina amministrativa facciano sempre meglio il proprio dovere, l’avv. Torchia ha espresso le sue perplessità sul dilagante fenomeno della microcriminalità, in forte aumento in alcuni quartieri della città. «Serve una politica di più ampio respiro, che intervenga nei settori prioritari della sicurezza e della legalità». Giuseppe Apostoliti, nel suo breve ma incisivo intervento, ha incentrato l’attenzione principalmente sulle criticità della situazione socio-economica catanzarese: «Se non si interviene subito, fra la crisi di Ambiente & Servizi, della Standa, di Fondazione Betania e così via, rischiamo di lasciare ai nostri figli solo macerie e debiti. Questa città, inoltre, è invasa dall’immondizia. Tutti dobbiamo contribuire a risolvere il problema di Alli, perché questa zona può rappresentare una grande opportunità per Catanzaro». A chiudere i lavori di presentazione di questa coalizione è stato Filippo Capellupo.
«L’intento di questa aggregazione in continua crescita è innanzitutto quello di correre da soli sin dal primo turno. Noi siamo certi di rappresentare una valida alternativa per gli elettori catanzaresi, anche perché non è poi così scontato che si andrà al ballottaggio. Il nostro gruppo, negli ultimi due mesi, ha condotto una serie di studi sulla città, e ci si è resi conto che abbiamo tanti incubatori ludici e culturali sottoutilizzati o stimati. Mi riferisco, ad esempio, al teatro Politeama, all’auditorium Casalinuovo, alla biblioteca De Nobili, alla struttura di via Fontana Vecchia. Se solo questo meraviglioso patrimonio fosse messo in rete, utilizzandoli in base al grande valore che hanno, si aprirebbero per la città nuovi percorsi di sviluppo economico e di crescita culturale. Collegheremo il centro storico alle periferie della città, creando un sistema di reciprocità strutturale e mobilità infrastrutturale che consenta un dialogo moderno tra i luoghi.
Penseremo, inoltre, ad un piano parcheggi che consenta una migliore vivibilità della città e uno sviluppo concreto delle tante aree interessate, oggi soffocate da un traffico insopportabile e insostenibile. Ritorneremo a fare del centro storico il polo commerciale, politico e istituzionale del nostro capoluogo, restituendo alla città il blasone e la dignità di cui ha sempre goduto».
Questo post é stato letto 22420 volte!