Mario Nirta. Gheddafino il mio gattino

Mario Nirta

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Santità, tempo fa lei ha detto che molti uomini amano i propri animali più dei vicini di casa. Vede Santità, si tratta di rapporti diversi, per esempio coi cani non si litiga, ma coi vicini, spesso sì. A parte ciò, quando il mattino porto ai miei gattini il latte ed i croccantini, i micini mi fanno una specie di balletto attorno ai piedi e poi si mettono a mangiare contenti. Ma se vado dai miei vicini coi croccantini, non solo non mi fanno alcun balletto, ma una bella biada di legnate non me la toglie nessuno, nemmeno lei. E poi è anche una questione di affetto. Vede, quando mi morì un lontano parente, mi dispiacque sì, ma non ne restai particolarmente addolorato. Ma quando mi morì Gheddafino, il mio gattino preferito, non solo divulgai la notizia ad amici e ad alcune amiche che piansero con me, ma per qualche giorno mi sentii vuoto. Gheddafino venne a vivere alle mie spalle una sera d’estate quando, mentre mangiavo in terrazza, sentii un formicolio ai piedi. Guardai e vidi questo gattino piccolo piccolo, un batuffolo grigio, che dotato di una coda “pomposa” che gli sballava il bilanciere, mi guardava supplichevole.

Fu amore a prima vista ed, è il caso di dirlo, durò fino alla morte. Questo gattino, dotato di straordinaria simpatia, si appisolava con me sulla poltrona e poi ci succedeva di restarcene lì interi pomeriggi perché io non mi muovevo per non svegliare lui, e lui se ne stava fermo per non svegliare me, sin quando il telefono non ci richiamava ai nostri doveri. Siccome era piuttosto esigente e nessun posto gli andava bene, finalmente un giorno, forse per ispirazione del dio dei gatti, gli montammo una tenda su una vecchia sedia sul balcone e il posto gli piacque tanto che d’allora non ci fu più verso di sloggiarvelo. E proprio perché se ne stava sempre sotto la tenda, lo chiamammo Gheddafino, pur non avendo lui niente in comune col defunto leader libico. Purtroppo, un brutto giorno Gheddafino morì e non le dico il dolore. Ora mi perdoni Santità, ma davanti alla morte di un gattino del genere, che cavolo vuole che me ne freghi di quella di un eventuale condomino? Le dirò inoltre che mi sono intristito maggiormente per la morte di Gheddafino che per quella di tanti papi. Anche perché morto un papa se ne fa un altro, ma a me un altro Gheddafino chi me lo fa più?

 

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Author: Redazione_Cultura