Roghudi, interpellanza 5 stelle: la risposta del Comune

pierpaolo zavettieri

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Giunge tempestiva la risposta del comune di Roghudi a seguito della nota ricevuta qualche giorno addietro da parte dall’euro parlamentare Laura Ferrara che attraverso una Pec inviata a circa 400 comuni calabresi ha richiesto copia del regolamento di gestione dei servizi idrici e fognari e copie delle analisi degli ultimi cinque anni fatte sulle acque di scarico a monte e a valle dell’impianto di depurazione.

“Apprezziamo l’iniziativa dell’On. Ferrara – dice il primo cittadino Pierpaolo Zavettieri – rispetto alla quale abbiamo adempiuto a stretto giro. L’iniziativa assolutamente meritoria intrapresa dell’On. Ferrara ha posto l’accento su una tematica assai importante, quale quella della trasparenza rispetto alla quale siamo particolarmente attenti e proprio in ottemperanza del principio di trasparenza abbiamo dato  in tempi brevissimi una risposta. Oltre alla questione trasparenza ed alla specifica tematica individuata nel merito, la richiesta ricevuta ha però acceso i riflettori su un’altra questione con cui i piccoli comuni si scontrano quotidianamente nella gestione della cosa pubblica.

Le sempre più stringenti ristrettezze economiche e soprattutto quelle legate all’insufficienza di personale ci pongono spesso nell’impossibilità di evadere in modo celere e soddisfacente l’enorme mole di richieste, peraltro assolutamente legittime, che quotidianamente provengo dalle istituzioni operanti sul territorio, dagli enti territoriali, dalle associazioni e spesso purtroppo anche da singoli cittadini che proprio nell’ente comunale dovrebbero trovare le giuste risposte alle loro esigenze.

Un’attenta riflessione sulla questione sollevata dall’On. Ferrara e sulle tante di eguale importanza – prosegue Zavettieri – rispetto alle quali diveniamo spesso nostro malgrado semplici spettatori,  suggerirebbe un decentramento di competenze così da sgravare i piccoli comuni da impegni non più sostenibili. Nel merito – conclude Zavettieri – ci chiediamo se non fosse più logico trovare le risposte a certe domande, nella creazione di banche dati e registri digitali pubblicamente consultabili, gestiti da appositi enti sovra ordinati, peraltro già esistenti,  con specifiche competenze nei settori di riferimento”.     

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