Melito, “una città da #cambiare” su fatturazione servizio idrico integrato

una città da cambiare

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Nell’ambito delle attività di studio e controllo degli atti amministrativi condotta dai consiglieri e dagli altri attivisti del Movimento “una città da #cambiare” è emerso quello che rappresenterebbe a tutti gli effetti l’ennesimo scivolone dell’amministrazione Meduri a danno dei cittadini.

Ci riferiamo in particolare in questa circostanza alle fatture del Servizio Idrico Integrato inviate a tutte le attività che fanno riferimento alle utenze di tipo NON DOMESTICO (nella fattispecie: Pubblici Servizi Bar Caffetterie, Pubblici Esercizi Bar Ristoranti, Autolavaggi, Lavanderie e Tintorie, Enti Pubblici e Privati, Edilizia ed Industria, Zootecnico, Stabilimenti balneari, Alberghi Pensioni, Uffici, Negozi, Lavanderie a secco, ecc…) alle quali è stato applicato un aumento pari ad € 0,20 a MC in maniera totalmente arbitraria e senza alcun presupposto giuridico.

In alcuni casi l’aumento sfiora il 20% rispetto a quanto dovuto. Quindi, si capisce bene in particolare per alcune specifiche tipologie di utenze NON domestiche, come questo aumento possa tradursi in una cifra significativa per ogni singola attività.

Nello specifico infatti, le tariffe delle UTENZE NON DOMESTICHE approvate con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 28/02/2012 non sono mai state modificate con l’approvazione di un’apposita delibera per gli anni 2014, 2015, 2016 e, pur tuttavia, per questi TRE anni e per tutte le categorie è stato applicato l’aumento dello 0,20 €/Mc che, per quanto detto non ha alcun presupposto giuridico.

Mentre per quel che riguarda la fatturazione relativa al 2016 la stessa non è ancora stata inviata e pertanto ne contesteremo a breve in Consiglio Comunale l’applicazione. Per ciò che riguarda invece gli anni precedenti (2014 e 2015) agli ignari cittadini non resta altro che, nel caso abbiano già provveduto al pagamento, chiedere l’immediata restituzione di quanto pagato in eccesso, ovvero l’accantonamento della somma pagata in eccedenza per le successive annualità, nella forma della compensazione. Mentre per chi ancora non ha provveduto al pagamento, il gruppo “una città da #cambiare” chiederà all’amministrazione l’annullamento in autotutela del ruolo emesso almeno per il 2015 ed ove l’amministrazione non accettasse di procedere in tal senso, sosterrà le richieste di annullamento da parte dei singoli contribuenti per tutte le fatturazioni errate oppure la loro rettifica.

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