
Questo post é stato letto 77180 volte!
Proseguono le attività di controllo sul territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Melito di Porto Salvo, che nei giorni scorsi, in collaborazione con i militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) e con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, hanno effettuato un’ispezione mirata presso un supermercato locale.
Durante il controllo, sono emerse diverse irregolarità sia sotto il profilo della sicurezza sul lavoro che in materia igienico-sanitaria, portando alla denuncia del titolare all’Autorità Giudiziaria e alla sospensione dell’attività commerciale.
Operazione tra Melito di PS e Bova Marina: Denunce e sanzioni
I principali rilievi emersi
L’ispezione ha evidenziato:
- La presenza di un lavoratore irregolare, non sottoposto alla visita medica obbligatoria per accertarne l’idoneità alla mansione;
- L’impiego di un altro dipendente “in nero” e irregolare sul territorio nazionale, con permesso di soggiorno scaduto e privo della prevista comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro;
- Il sequestro di 25 kg di alimenti (prodotti caseari e carnei) per mancanza di tracciabilità;
- L’assenza del piano HACCP e l’utilizzo di tre locali per la lavorazione di alimenti privi di autorizzazione sanitaria, per i quali è stata inoltrata proposta di chiusura all’ASP di Reggio Calabria.
Sanzioni e provvedimenti
Alla luce delle gravi violazioni accertate, al titolare dell’attività sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di circa 14.000 euro. È stata inoltre disposta la sospensione immediata del supermercato, che potrà riaprire solo una volta ripristinate tutte le condizioni di legge e le misure di sicurezza richieste.
Un impegno costante per la legalità
L’intervento rientra nell’ambito di una più ampia azione di controllo da parte dell’Arma, volta a garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, la sicurezza nei luoghi di lavoro e la tutela della salute pubblica. Le attività proseguiranno nei prossimi giorni, con particolare attenzione alle aree turistiche e costiere, dove il rischio di lavoro irregolare è maggiore.
Si precisa infine che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e che, come previsto dalla legge, l’indagato è da considerarsi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
Questo post é stato letto 77180 volte!