Bova (RC): Convegno internazionale su “La Macroregione Adriatico-Ionica”

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La Regione Calabria ha promosso un convegno nella Chora grecanica per avviare un processo di crescita dell’attrattiva turistica nella Macroregione Adriatico- Ionica. Così ha esordito il Sindaco, dott. Santo Casile, nell’aprire i lavori dell’importante assise e nel dare il benvenuto al folto qualificato pubblico.
L’EUSAIR– European Strategy for the Adriatic and Ionian Region – è un progetto della Comunità Europea. Esso è soprattutto una strategia che bisogna approfondire e con la quale ci si deve misurare, per tentare di migliorare la qualità della vita nell’Area Grecanica. È fondamentale un’opportunità che la viene offerta per compiere quel salto di qualità, che la proietti in campo europeo e oltre.
Caratteristica fondamentale della Macroregione è l’unione di paesi membri della Ue e non, che si affaccino sulle sponde dell’Adriatico e dello Ionio. Prova ne è che “ciascun elemento del piano d’azione è stato coordinato da una coppia di paesi (uno Stato membro dell’UE e un paese no UE). L’Italia è stata collegata con la Serbia sul tema “Collegare la regione “(reti dei trasporti e dell’energia).
È stato evidenziato che l’area grecanica in questo contesto può “intraprendere al meglio il ruolo che le è stato affidato dalla storia e dalla geografia. ” Bisogna vedere nella Macroregione Adriatico – Ionica un’ottima occasione per “approfondire la collaborazione concreta sia con i paesi membri della Ue sia con gli altri paesi partener”. Detta politica è stata portata avanti da Bova anche in tempi, come si suol dire, non sospetti, come attestano i numerosi gemellaggi e il continuo interscambio, soprattutto con la Grecia.
Va dato atto che l’approvazione dell’ambizioso progetto costituisce, come è stato notato, “ una tappa fondamentale che qualifica il semestre di presidenza italiana dell’Unione europea” e allo stesso tempo segna il passaggio dalla teoria all’azione.
La Macroregione Adriatico- Ionica costituisce l’asse ideale fra Nord e Sud dell’Europa, poiché comprende anche l’area del Mediterraneo centro-orientale. In questo contesto geografico il territorio grecofono per la sua parte costituisce una cerniera tra Oriente e Occidente e uno snodo inelubile. Questa è un’occasione irripetibile per creare sviluppo, culturale, sociale ed economico, sol che si abbia la volontà di promuovere strategie condivise. Si dovrebbe fare perno sulla cultura come trait d’union tra le diverse popolazioni. In questo campo, come negli altri settori, quali il clima, il turismo e la società civile, la chora grecanica può recitare un ruolo comprimario.
Storia, religione, tradizioni, usi, costumi, prodotti enogastronomici, oggettistica, itinerari, eventi possono costituire i cardini per l’inserimento dell’area grecanica nella MRAI.
Nella sala convegno del Museo di Paleontologia e scienze naturali dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte grecanico sono state presentate molte dette relazioni ( più di 25) sulle quattro sessioni tematiche ,oltre gli interventi del pubblico. Di tutto questo discuteremo al prossimo incontro.

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Author: Maria1

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