Vittorio Sgarbi e la “Cipolla rossa dolce di Tropea” di San Leo di Briatico (VV)

Francesco Melograna e Vittorio Sgarbi

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Francesco Melograna e Vittorio Sgarbi
Francesco Melograna e Vittorio Sgarbi

di Franco Vallone

Adesso, dopo la ‘Nduja di Spilinga e il pecorino di Monte Poro, Vittorio Sgarbi sceglie direttamente sul campo altri prodotti tipici calabresi: è la volta della Cipolla rossa e dolce e i peperoncini piccanti di San Leo di Briatico, ed oramai, più che il cofano della sua auto, serve un grande furgone per poter trasportare tutte queste prelibatezze rappresentanti il meglio della Calabria e la calabresità del gusto.

Una visita veloce a Briatico e San Leo quella di Vittorio Sgarbi che ha visto il noto critico d’arte e personaggio televisivo alle prese con la particolare “Cipolla rossa e dolce di Tropea” che si produce a San Leo di Briatico presso l’azienda agricola di Francesco Melograna.

É lo stesso Francesco, con la moglie Tina Mandaradoni ed un esperto agronomo, ad illustrare a Sgarbi le proprietà e le caratteristiche di una cipolla veramente dolcissima che viene prodotta nell’area di Briatico, a San Leo, San Costantino, Potenzoni e Zambrone, cipolla che anticamente veniva trasportata con i carri agricoli, prima alla stazione ferroviaria di Briatico, portata a Tropea nelle caratteristiche ceste, poi stoccata in magazzino, etichettata “Cipolla di Tropea”, perché stazione di partenza e da questa inviata, con il treno e successivamente con le navi, letteralmente in tutto il mondo.

Ma ecco i particolari: Vittorio Sgarbi verso le 14.30 di qualche giorno fa ha fatto sosta a Briatico per un crema caffè presso il bar della stazione di servizio Agip di Salvatore Bagnato, una foto con i presenti, un complimento alla bellezza di Silvia, la barista di Paradisoni, uno sguardo di ammirazione all’antica villa dei marchesi Bisogni situata proprio di fronte alla stazione di servizio e poi, subito dopo, l’ assaggio, direttamente sul campo, della cipolla di San Leo prodotta dai Melograna.

Sgarbi ha voluto scegliere personalmente una cipolla, poi, aperta a metà, ha estratto il “cuore”, la parte centrale più tenera, e l’ha mangiata trovandola dolcissima, e commentando subito dopo: “questa cipolla è un vero dolce”. Alla vista di questo gesto qualcuno dei presenti ha storto il naso ed  ha sottolineato il fatto che l’assaggio poteva portare a dei… piccoli problemi per i successivi incontri, previsti da li a poco, ma lui ha continuato nell’assaggio, ricevendo anche un bacio da una delle ragazze presenti a dimostrazione che la cipolla rossa, dolce e di Tropea (di San Leo) non provoca problemi di alcun tipo nelle relazioni interpersonali e ravvicinate…

Alla fine del simpatico incontro, quattro cassette di cipolla ed un chilo di peperoncini piccanti, definiti afrodisiaci dai proprietari della stessa azienda Melograna di San Leo, da portare a casa, a Roma, e con la promessa di  Vittorio Sgarbi di un sicuro ritorno a San Leo per un altro annuale dolcissimo e piccantissimo approvvigionamento.

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Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it

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