Cosenza in Lega Pro, bisogna solo sapere aspettare

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Campobasso e Treviso “ammesse al ricorso”. Il pronunciamento della Covisoc  ha un po’ frenato l’ottimismo dei tifosi del Cosenza rispetto alle possibilità di ripescaggio della società rossoblu ma, a mente ormai fredda, bisogna prendere atto delle situazioni non certo semplici in cui si stanno barcamenando i club interessati e, di conseguenza, non perdere di vista l’obiettivo, che è sempre raggiungibile e, se possibile, ancora più vicino.

 L’unico problema, se così possiamo definirlo, sarà quello di saper aspettare. Sappiamo che entro il 29 luglio bisognerà consegnare la domanda di ripescaggio corredata da tutti i soldi, le garanzie e i documenti richiesti dal caso. Il presidente Guarascio sta lavorando alacremente per rispettare la scadenza e non si farà certo trovare impreparato.Anche perchè il Consiglio Federale del 19 luglio sancirà certamente l’esclusione di almeno un altro club oltre ai due già esclusi e agli altri due decisamente “a rischio” anche se temporaneamente riabilitati al ricorso.

Quanto alle operazioni di mercato, il problema dei tempi tecnici richiesti per il ripescaggio è che alcuni calciatori potrebbero non voler aspettare l’inizio di agosto.  Al momento, il Cosenza Calcio è  ancora un club di serie D e per questo non può accedere al sistema di contrattualizzazione dei campionati professionistici. In questa fase, pertanto, il direttore generale Ciccio Marino ha due soluzioni: bloccare i calciatori e chiedere loro di attendere il ripescaggio per firmare il nuovo accordo o sottoporre loro il consueto contratto di serie D che, a ripescaggio avvenuto, lascerebbe posto alla negoziazione nelle forme richieste dalla Lega Pro.

In entrambi i casi, il lavoro del direttore generale non si ferma e va avanti con l’obiettivo di “chiudere” quante più trattative possibili nel giro di qualche giorno.

Fonte: nuovacosenzacalcio.it

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Author: giovanni.mangiola

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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