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di Giuseppe Toscano
Nel progetto politico del Pdl l’Area Grecanica avrà il posto che merita. Nelle strategie di sviluppo, nell’organizzazione o messa a punto di servizi, nelle politiche occupazionali, centrate prevalentemente, sulla valorizzazione delle qualità e potenzialità locali, si terrà adeguatamente conto anche delle aspettative di questo angolo della provincia reggina. Alla foltissima platea che, in assoluto silenzio, ascolta il suo discorso, Giuseppe Scopelliti parla chiaro. <<Oggi più che mai – afferma sicuro dal palco della convention organizzata, a Melito Porto Salvo, dal gruppo locale di Giovani Italia – la gente non ha più bisogno di facili promesse, bensì di certezze. Il malgoverno regionale di questi ultimi cinque anni ha creato un clima di sfiducia in tutti, e adesso c’è bisogno di fare rinasce la speranza, di riportare entusiasmo, di dare finalmente il via ad una fase importante di crescita e di sviluppo>>.
Un’ovazione dietro l’altra accompagna il candidato Governatore del centro destra. Attorniato da giovani, sul palco dell’auditorium San Giuseppe, Scopelliti dimostra una sicurezza invidiabile, oltre che una padronanza assoluta degli argomenti che snocciola, uno dietro l’altro. A fargli da ala, nella sua tappa melitese del tour elettorale, ci sono quasi tutti i candidati a consigliere regionale della provincia.
Tre brevi interventi, ad opera di aderenti alla sezione comunale di Giovani Italia, Francesco Pizzi, Valerio Denaro (che è il responsabile del circolo) e Fortunata Pizzi, esprimono la soddisfazione degli organizzatori per la grande partecipazione di pubblico, introducendo i lavori. Poi è Scopelliti show. Il primo affondo è per i <<grandi bluff del centrosinistra>>, a cominciare <<dall’escamotage adottato da alcuni big che, pur di potersi ricandidare per l’ennesima volta, non hanno esitato a mettere sotto i piedi lo statuto del Partito democratico>>. La seconda stilettata è indirizzata al Governatore uscente: <<Loiero – ha messo in risalto Scopelliti – continua a fare politica come si faceva trent’anni addietro. Sfruttando le condizioni di difficoltà di tante famiglie, promette lavoro, sperando di avere voti in cambio. Oggi però la gente vuole altro, perché è stufa di questi giochetti da quattro soldi>>. Scopelliti sembra un fiume in piena. <<Questi vecchi politicanti- aggiunge – mi temono e ci temono. Evidentemente hanno capito l’aria che sta tirando: la gente è vicina alle nostre idee, al nostro modo di lavorare. Loro rappresentano il vecchio, noi rappresentiamo il momento di rottura netto, chiaro, inequivocabile del sistema da loro costruito. Perché, contrariamente a chi predilige fare in maniera opposta, noi siamo fermamente intenzionati a portare gli interessi dei calabresi al centro della politica>>. L’impegno del leader del centrodestra sarà orientato a trecentosessanta gradi. <<La nostra battaglia per dare vita ad una stagione di speranza – evidenzia – sarà combattuta a partir dai giovani, a cui va garantito il diritto di potersi costruire un futuro nella loro terra, che è la più bella del mondo>>. Anche sulla questione sanità, il centrodestra garantisce ci saranno novità importanti. <<L’ospedale di Melito – spiega Scopellliti – è l’emblema di una sanità che va a rotoli, è l’immagine di un settore che il centrosinistra ha letteralmente affossato. A questi signori che per anni hanno predicato bene e razzolato male, dico che sta per giungere il momento in cui dovranno rendere conto alla gente delle loro malefatte. Per quanto ci riguarda, non ci saranno più privilegi particolari da garantire a che sanno andare avanti solo a raccomandazioni. È tempo di mettere in atto una rigorosa logica della meritocrazia, per promuovere chi dimostra bravura e impegno. Per tutti gli altri non ci sarà spazio>>.
Prima di concludere l’intervento, Scopelliti parla di un <<progetto serio, concreto, fattibile, per ridare fiato alla Calabria intera>>. Un progetto che poggia parte della sua credibilità, sulla piena valorizzazione delle potenzialità culturali, che sono enormi: <<Un regione importante come la nostra – è la sua chiosa finale – ha necessità di fare valere l’immenso bagaglio culturale di cui è in possesso. Noi faremo il possibile perché ciò accada. Lo faremo assieme a tantissime altre cose, perché è nostra ferma intenzione distinguerci per il fare e costruire e non, come avviene nell’altro schieramento, per le parole vuote e le promesse che non verranno mai mantenute>>.
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