Processionaria della quercia. L’allarme dell’Ente Parco Nazionale Aspromonte

Uno dei boschi colpiti

Questo post é stato letto 57190 volte!

Uno dei boschi colpiti
Uno dei boschi colpiti

Il Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte Leo Autelitano, colti i segnali di preoccupazione provenienti dal territorio, riguardanti la defogliazione dei boschi di leccio e quercia, fino al pericolo di morte degli stessi alberi, qualora i fenomeni si dovessero ripetere in forma virulenta e persistente, precisa che da segnalazioni giunte ad opera di Istituzioni e cittadini, seguite da verifiche puntuali effettuate dagli uffici dell’Ente Parco emerge una grave situazione, a carattere infestante, che ha colpito i boschi di quercia nel comprensorio del basso jonio reggino, ricadente soprattutto in area Parco, in particolare nei territori compresi tra San Luca, Careri e Platì.

Tale attacco, da una prima verifica visiva effettuata dagli uffici dell’Ente, è imputabile alla Processionaria della quercia, una farfalla appartenente allo stesso genere della Processionaria del pino,  le cui  larve si nutrono in primavera-estate di foglie di quercia e sono provviste di peli urticanti che possono provocare fenomeni irritativi anche gravi nell’uomo e negli animali domestici.

La situazione attuale, ormai visibile anche ad occhi inesperti, sta compromettendo tutto il sistema biocenotico dell’area interessata, creando un giustificato panico ed allarmismo nella popolazione locale. L’Ente, al fine di tutelare il proprio sistema naturale in sintonia con la popolazione locale ed i tanti turisti che visitano le aree oggi interessate dall’attacco del lepidottero, sta avviando le procedure di verifica sulla localizzazione e l’esatta dimensione del fenomeno al fine di facilitare i conseguenti interventi.

A tal fine il Parco intende investire del caso il Servizio Fitosanitario Regionale, il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria ed il Dipartimento per l’Agricoltura e la Forestazione per l’istituzione di un tavolo finalizzato allo studio del fenomeno ed alla tipologia degli interventi tesi, attraverso tecniche e prodotti mirati, a debellare l’insetto nocivo senza compromettere l’equilibrio ambientale in una delle aree più belle del Parco.

Questo post é stato letto 57190 volte!

Author: Cristina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *