Locri (RC), riparte la rassegna cinematografica “I giovedì al Vittoria”

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di Domenica Bumbaca

C’era una volta il vecchio “cineforum”, e con questa idea ritorna il cinema con il dibattito e con la riflessione. Da giovedì 24 febbraio riparte, infatti, il ciclo di film  che il Cinema Vittoria, proporrà al suo pubblico.

Un appuntamento settimanale col cinema d’autore che per il terzo anno consecutivo propone la ras-segna cinematografica “I Giovedì al Vittoria”, spazio curato dal direttore artistico Vincenzo Caricari. Da febbraio a giugno – afferma Caricari- proporremo film d’autore che hanno avuto poca visibili-tà nelle sale italiane, film di autori emergenti e incontri con l’autore.
«Ormai – continua i “Giovedì” sono diventati un punto di riferimento sul territorio per i tanti appassionati che hanno voglia di approfondire e incontrarsi sui temi del cinema d’autore. Il nostro obietti-vo è andare oltre la programmazione settimanale, proponendo un’offerta differenziata, selezionando titoli che un buon cinema non dovrebbe mai lasciarsi sfuggire».

«Un modo “culturale” e pensato di fare cinema – afferma il coordinatore eventi Vittorio Zannino-. Ci auspichiamo di interagire con la città per un processo di rinascita culturale cinematografica, che oggi, purtroppo, vede lo spettatore sempre più passivo di fronte ad una proiezione. Il nostro intento- conclude- è quello di riflettere sul film innescando dibattiti e proposte, ed in particolare far emerge-re i nostri prodotti cinematografici calabresi, che forse trovano poco spazio».

Il primo appuntamento è per giovedì con “La bellezza del somaro” di Sergio Castellitto, con Laura Morante, Enzo Jannacci, Marco Giallini, Barbora Bobulova. Ispirato da un racconto lungo di Margaret Mazzantini, è una sit-com progressista che sostiene con esaltata ironia il provvisorio vacillare delle coscienze borghesi. Coscienze convitate alla tavola di un casale spalancato sulla campagna toscana, a intendere l’apertura mentale di coloro che la abitano. Attraverso una commedia grottesca, Castellitto descrive una società che scivola verso un’irreversibile decadenza, una borghesia indecente che vagheggia un’età (anagrafica) perduta, incapace di inseguire la virtù e accanita nel vizio della giovinezza.

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Author: Consuelo

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