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Anche a Reggio Calabria si è insediato il coordinamento provinciale de I Riformisti Italiani, il movimento politico di recente costituzione, presieduto dall’on. Stefania Craxi ed a cui i Socialisti Uniti hanno partecipato sin dalla prima ora.
Presso la sede provinciale socialista, alla presenza del coordinatore regionale del movimento, avv. Gianpaolo Catanzariti, ed all’esito di una partecipata assemblea sono stati eletti il coordinatore provinciale di Reggio Calabria, nella persona del consigliere alla Provincia Pierpaolo Zavettieri, il presidente provinciale nella persona del dott. Franco Cuzzola, Sindaco di Bruzzano ed il portavoce provinciale, individuata nella prof. Angela Romeo.
Tra i componenti del coordinamento sono stati affidati responsabilità di settore al dott. Marco Caruso (Trasporti, Infrastrutture, Ambiente e pianificazione del territorio), al dott. Francesco Tropeano (Sanità) ed al preside dell’istituto Piria di Reggio Calabria, prof. Francesco Barillà (Istruzione e Cultura).
Nelle prossime settimane si procederà alla costituzione, nell’ambito del coordinamento, di sette distretti territoriali per rendere più agevole l’attività del movimento sull’intero territorio provinciale.
I Riformisti Italiani reggini sono fortemente mobilitati per la realizzazione del progetto politico lanciato un anno fa a Milano e che vedrà un ulteriore momento di confronto pubblico con la partecipazione alla convention di presentazione del Mir “Moderati Italiani in Rivoluzione” dell’avv. Giampiero Samorì a Chianciano il 17 ed il 18 novembre.
A Roma, invece, l’8 dicembre si terrà la Convention Nazionale del movimento, a cui parteciperanno numerosi i reggini ed in cui verrà ufficializzata la partecipazione dei Riformisti Italiani alle prossime elezioni politiche del 2013.
In un momento di transizione dell’attuale sistema, ingessato dagli schemi tradizionali e da una classe politica incapace di proporre la ben che minima riforma, appare quanto mai necessaria una forza autenticamente riformista in grado di sollevare le sorti dell’Italia attraverso un’azione di riforma della istituzioni nazionali, del modello parlamentare, della giustizia e del regionalismo, fondamentale per recuperare credibilità nei confronti dei cittadini ed arginare il pericoloso fenomeno dell’astensionismo.
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