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Un lieve movimento
porta la mano dove poggiano gli occhi.
dolcezza infinita,
di un gesto che non mente.
Parla di segreti,
e in scrigni di malinconia
racchiude i suoi ancor piu’ lenti movimenti.
Una carezza.
La prima e l’ultima.
Da quando nasci a quando muori.
Ti parla.
Io ci sono.
Non servono parole.
In quei momenti di puro e umile ritorno al passato.
Quando era mano di madre che accarezzava le candide guance.
Umide di lacrime ingenuamente versate.
Ora, dopo un tempo lontano,
ritorna quell’emozione dal tocco lieve,
come fiocco di neve accarezza la terra.
Sguardi persi,
ritrovati in una carezza.
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