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Silvio Vigliaturo (Acri, 1949), artista e maestro del vetro di fama internazionale, è stato invitato da Vittorio Sgarbi a partecipare con due sue opere all’atto finale del Padiglione Italia della 54. Biennale di Venezia, che si svolgerà, dal 17 dicembre 2011 al 30 gennaio 2012, presso la Sala Nervi del complesso fieristico di Torino Esposizioni.
Le due sculture in vetro, che superano i due metri di altezza, sono estremamente rappresentative della produzione dell’artista, sia dal punto di vista tecnico – frutto di un metodo di lavorazione unico, sviluppato in anni di fervente ricerca e incessanti sperimentazioni –, che da quello tematico. Il compositore e Cielo – questi i titoli scelti da Vigliaturo per le opere in mostra –, si riallacciano a due filoni tematici tipici dell’iconografia dell’artista: la musica, spesso impersonificata da musicisti che sono tutt’uno con il loro strumento, letteralmente fuso in essi, e l’angelo, messaggero per eccellenza, portatore e annunciatore di un cambiamento necessario, ma anche perfetto rappresentante di un fiabesco spirito di leggerezza, tipico di chi sa volare al di sopra della mediocrità imperante, che si riflette alla perfezione nelle sgargianti cromie infuse dall’artista nella trasparenza del vetro flessuoso.
Le due sculture, infatti, nonostante le dimensioni e il peso del materiale utilizzato per la loro realizzazione, risultano estremamente leggiadre allo sguardo dello spettatore, ed è proprio questa leggerezza il principale frutto delle sperimentazioni tecniche dell’artista, la cui più grande preoccupazione, parafrasando Italo Calvino, sembra essere quella di evitare che il peso della materia ci schiacci.
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