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di Mario Guido
A distanza di alcune settimane dalla pubblicazione, su queste colonne, della notizia riguardante danneggiamenti, procurati da ignoti, all’edificio destinato a Museo della Liuteria che sorge sulla Collina Castello di Bisignano, i tecnici del Comune si sono decisi, era ora!, ad effettuare un sopralluogo sulle reali condizioni della struttura, rimasta chiusa da quando era stata consegnata dalla ditta che l’aveva costruita.
I tecnici hanno dovuto constatare il completo allagamento dell’edificio i cui muri e pareti interni grondano acqua da tutte le parti. Nei vani al pian terreno l’acqua raggiunge i tre o quattro centimetri di altezza e i tecnici intervenuti non sono riusciti, per il momento, ad accertare da dove entra l’acqua piovana, che ad un primo esame pare provenire dal tetto e dalla larghe vetrate che caratterizzano la struttura.
A causa dell’acqua la pittura dei vari locali è andata perduta e si è sciolta sui pavimenti e anche l’impianto elettrico avrà subito danni rilevanti. Questo succede allorquando si spendono fior di quattrini per la costruzione di opere pubbliche che poi nessuno si preoccupa di utilizzare e vengono abbandonate. A Bisignano il Museo della Liuteria non è l’unica opera inutilizzata.
Il Palazzetto dello Sport per il quale non si riesce ancora ad ultimare le pratiche per ottenere la necessaria agibilità, rischia di fare una brutta fine a causa dei continui danneggiamenti cui è sottoposto, attraverso l’asportazione di rubinetterie e sanitari e la rottura dei vetri, prima di essere stato mai utilizzato regolarmente. Giriamo la raccomandazione alle autorità preposte affinché si provveda al più presto a mettere in sicurezza tutte queste opere che sono costate preziose risorse e che devono essere utilizzate.
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