Questo post é stato letto 24820 volte!
«Ho voluto fortemente che la presentazione della lista ispirata al mio nome avvenisse in un quartiere della città dove vive tanta gente onesta e laboriosa, dove tante famiglie, che hanno potuto acquistare una casa con tanti sacrifici, oggi sono gravate da problemi drammatici. Ho pensato fosse giusto garantire qui, davanti alla gente che maggiormente soffre le emergenze accumulatesi negli ultimi sei anni, impegni concreti: non le solite e fumose promesse da campagna elettorale, ma una solenne assunzione di responsabilità».
Con queste parole Sergio Abramo, presso la società bocciofila del quartiere Corvo, ha presentato la lista che porta il suo nome per le prossime amministrative. La scelta della location, una delle strutture sociali più importanti della zona sud della città inaugurata nel corso della sindacatura Abramo, ha rappresentato un dato davvero significativo all’interno di una campagna elettorale che vede i quartieri al centro dell’attenzione del candidato a sindaco per il centrodestra.
Proprio in uno dei quartieri più difficili della città, Sergio Abramo ha ribadito la centralità del tema sicurezza nel suo programma: «La criminalità organizzata e lo spaccio di stupefacenti nella nostra città – ha detto – si intrecciano con la questione dei rom. Non sono io a dirlo, ma tutte le inchieste giudiziarie e le operazioni di polizia che si sono avute negli ultimi anni. Lo dicono anche le relazioni dei Procuratori generali della corte d’appello.
Molti rom si sono legati alle cosche mafiose e stanno dimostrando un’aggressività che fa paura. E allora, di fronte al pericolo di una nuova ondata di nuclei rom a Catanzaro che si annuncia dalla vicina zona di Lamezia Terme, dico subito che non permetterò che un solo nomade ottenga la residenza di Catanzaro. Dirò no a nuove residenze per i nomadi, a meno che non dimostrino di avere un regolare contratto di lavoro nella nostra città.
E’ evidente che, parallelamente, lavorerò, nell’ambito dei servizi sociali, per favorire il recupero e l’integrazione dei nomadi che sono cittadini di Catanzaro. Soprattutto i bambini rom vanno aiutati a studiare e ad inserirsi nel nostro contesto sociale perché hanno diritto ad una vita normale come tutti gli altri bambini».
Sergio Abramo, intervenuto in precedenza anche in un incontro promosso dal Club delle Libertà con il vicepresidente del Consiglio provinciale Emilio Verrengia, ha anche sottolineato che intende esercitare i poteri speciali attribuiti ai sindaci in materia di sicurezza urbana ed incolumità pubblica per contrastare tutte le situazioni di degrado urbano, come lo spaccio di stupefacenti, l’accattonaggio ed i fenomeni di violenza legati all’abuso di alcol, che offendono la pubblica decenza e turbano l’utilizzo di spazi pubblici.
«La città della sicurezza urbana – ha commentato – si realizza se i cittadini si sentono sicuri nelle case, nelle strade, nei negozi della città, ma non bastano le Forze dell’ordine che presidiano le strade: occorre pensare alla conformazione dei quartieri, all’illuminazione delle strade, ad un corretto sistema di videosorveglianza, più volte promesso ma mai realizzato».
Presente all’incontro anche la coordinatrice provinciale del Pdl, Wanda Ferro, ha lanciato un messaggio di grande unità da parte di tutta la coalizione di centrodestra: «Voglio ringraziare tutti i candidati – ha detto -, uomini e donne, che nell’impegno assunto di voler ribaltare la situazione molto difficile della città ci consentiranno di lavorare in maniera sinergica per il futuro del nostro territorio. Al fianco di Sergio Abramo ho vissuto una delle parentesi più felici della mia carriera politica e oggi abbiamo la consapevolezza che colui che già si è distinto come il sindaco del passato più felice, possa rappresentare il sindaco del futuro più difficile in cui tante sono le emergenze da affrontare.
In questa sfida i massimi vertici regionali e provinciali saranno accanto a Sergio Abramo con l’obiettivo di rimettere in sesto la macchina comunale e riprendere il percorso virtuoso che ha visto la città di Catanzaro per nove anni competere con le realtà più importanti d’Italia».
Questo post é stato letto 24820 volte!