Svolto incontro a Melito di Porto Salvo su legge elettorale regionale

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Si è riunito nella sede provvisoria di Viale della Libertà di Melito P.S. il direttivo del Comitato per la Difesa ed il Rispetto della Costituzione “Oscar Luigi Scalfaro“, per una disamina della situazione socio politica –attuale soprattutto in riferimento alla situazione anomala e discutibile scaturita dall’ultima riunione del Consiglio Regionale della Calabria, particolarmente, in merito alla approvazione della nuova legge elettorale regionale che dovrebbe decidere la composizione del prossimo Consiglio Regionale della Calabria.

A relazionare sulla delicata ed importante questione è stato incaricato il responsabile del settore Istituzionale, Sebastiano Romeo , il quale nella introduzione della sua relazione ha stigmatizzato il comportamento assenteista e la latitanza dei partiti e delle associazioni socio – culturali ricadenti sul territorio i quali su una questione di grande rilevanza politico – istituzionale, anche per il carattere Costituzionale che ha assunto, non hanno rappresentato alcuna protesta o posizione politica in ordine a tutti gli indici di incostituzionalità presenti in detta legge, ad iniziare dal mutato assetto territoriale dei collegi che hanno escluso le province di Vibo Valentia e di Crotone, e della soglia di sbarramento, molto elevata, che di fatto escluderebbe la rappresentanza politico -istituzionale, di una parte rilevante dell’elettorato calabrese; al mancato riferimento alla parità di genere e all’assegnazione dei seggi con il criterio del maggioritario.

In conclusione Romeo ha auspicato la partecipazione ed una rinnovata sensibilità ed impegno, a livello territoriale, dei partiti politici e delle associazioni, nelle tematiche istituzionali e nelle scelte politico-sociali che determino lo sviluppo socio-economico di tutto il comprensorio dell’ Area Grecanica.

I lavori sono stati conclusi dal referente del Comitato, Mimmo Musolino, il quale ha illustrato una schema di ricorso per capire se ci sono i presupposti giuridico –legali per presentare un esposto alla Suprema Corte Costituzionale, evidenziando come la legge elettorale approvata, fra l’altro, da un consesso, ormai di fatto politicamente scaduto, ignora e svilisce l’ art. 2 della Costituzione; “ la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà POLITICA , ECONOMICA E SOCIALE “ .

Ma il rasentato vilipendio della Costituzione, prosegue Musolino, risulta evidente, quasi ai limiti dell’arroganza , in relazione all’ignorato Titolo IV – Rapporti politici . Ed in particolare l’art. 49 “ … tutti cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica … “ mentre la stesura , impropria ed inopportuna , della nuova legge elettorale regionale sembra fatta su misura , lo sbarramento del 15% , per eliminare la presenza di alcuni partiti politici e Movimenti che non rispondono alle logiche di potere di “ palazzo” che in molti anni , di discutibile regionalismo , ha portato allo spreco di milioni di euro ; estorte dalle tasche dei cittadini ( con l’aumento spropositato di tasse , tributi e balzelli vari ) come si evince , indiscutibilmente, dalla cronaca politico – affaristica quotidiana , come ad esempio l’attuale scandalo delle spese “ pazze “ di alcuni gruppi politici presenti in Regione .

In conclusione Musolino , auspica che la Regione Calabria possa , nel più breve tempo possibile “ Costituzionalizzare “ la nuova legge elettorale regionale affermando : “ che se questa oscurantista ed anomala legge è stata fatta con il malcelato intento di prorogare , ulteriormente , le elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale , stante il fatto che anche l’Ufficio Legale del Consiglio Regionale ha avanzato gravi e seri dubbi di incostituzionalità , essa rappresenta un puerile e sventato artifizio, mal congegnato, in quanto si potrà andare alle elezioni di Novembre con la “ vecchia “ legge elettorale regionale “ .

Mimmo Musolino

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