Porto di Saline: 150 posti per il diportismo entro due anni

Porto Saline ioniche

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Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Mario Mega, ha annunciato piani ambiziosi per il Porto di Saline, che da troppo tempo si trova insabbiato e inattivo.

Secondo l’annuncio di Mega, parte dell’imboccatura del porto verrà riaperta entro i prossimi due anni, offrendo tra 100 e 150 posti barca per il diportismo.

Questo segna un importante passo verso la riattivazione di un’infrastruttura cruciale per la regione.

I Dettagli dell’Annuncio: Il presidente Mega ha tenuto una conferenza stampa a Montebello Jonico per illustrare i primi interventi di rifunzionalizzazione del Porto di Saline.

Questi interventi rappresentano una parte fondamentale del piano complessivo per il ripristino del porto, il cui completamento è previsto con l’entrata in vigore dello studio dell’Università Mediterranea e del piano regolatore nel 2024.

Competenze dell’Autorità Portuale: L’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto ha ampliato la sua sfera di competenza per includere il Porto di Saline Joniche, aprendo la strada a nuove opportunità per la regione.

La sindaca di Montebello Jonico, Maria Foti, ha sottolineato l’importanza dell’impegno dell’autorità e delle risorse necessarie per il rilancio del porto. Questo rilancio dovrebbe portare benefici non solo al territorio ma anche all’economia locale, con particolare attenzione alla Zona Economica Speciale (ZES).

Cause dell’Insabbiamento: Il primo report dello studio condotto dall’Università Mediterranea ha rivelato che l’insabbiamento del Porto di Saline non è dovuto a errori progettuali, ma a una cattiva gestione dei sedimenti.

Questo chiarisce che l’insabbiamento non era inevitabile, ma causato da problemi di gestione. Con i giusti interventi, il porto può essere ripristinato alla sua profondità originaria.

Riapertura Parziale in Vista: L’Autorità ha avviato il processo per la riapertura parziale del porto, con l’obiettivo di creare temporaneamente tra 100 e 150 posti barca.

Questa fase richiederà lavori di adeguamento tecnico-funzionale e la rimozione dei sedimenti accumulati nel porto nel corso degli anni.

Tempi e Risorse: Si prevede che i lavori per la riapertura parziale del Porto di Saline saranno completati entro i prossimi due anni.

Le risorse necessarie ammontano a 10 milioni di euro, con la possibilità di ottenere finanziamenti dal Ministero.

L’Autorità è determinata a garantire che il porto diventi nuovamente funzionale, contribuendo così alla crescita economica della regione.

Utilizzo dei Sedimenti: I sedimenti rimossi durante i lavori saranno riutilizzati per il ripascimento delle coste a Villa San Giovanni e in altre zone circostanti che ne avranno bisogno.

Questa pratica sostenibile contribuirà anche al ripristino dell’ambiente costiero.

Piano Regolatore in Vista: L’Università Mediterranea concluderà lo studio nei prossimi mesi, e il porto si avvicinerà all’adozione del piano regolatore, previsto per il 2024.

Questo piano prevede interventi significativi e risorse considerevoli per il completo ripristino dell’infrastruttura.

 

 

 

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Author: Nino Pansera

Ideatore, fondatore e sviluppatore di www.ntacalabria.it Antonino Pansera, per molti semplicemente Nino, è l'ideatore, ed insieme a Francesco Iriti, il fondatore del portale / giornale on line ntacalabria.it, laureato in agraria ha sempre avuto la passione per l'informatica.