Maxi operazione dei CC tra Melito, Bova e Condofuri: 3 arresti

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Operazione dei Carabinieri tra Melito di Porto Salvo, Bova e Condofuri

I Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, unitamente a personale della Compagnia Intervento Operativo del 10° Battaglione Carabinieri Campania, hanno arrestato, in flagranza di reato:

-F.C. fruttivendolo 49enne, per furto aggravato di energia elettrica, poiché usufruiva di corrente mediante un allaccio abusivo alla rete pubblica. Nella stessa circostanza e per il medesimo reato, è stata segnalata in s.l. anche P.M., 33enne casalinga;

-N.C.D. disoccupato 29enne che, in concorso con S.G. 73enne pensionata, ha allestito in una stanza della propria abitazione estiva, una serra dotata di impianto termico ed irriguo per la coltivazione di dieci piante di cannabis indica misuranti, mediamente, cm. 40;

-C.P. disoccupato 45enne, poiché trovato in possesso di fucile a canna mozza con matricola abrasa e  58 cartucce di vario tipo e calibro illegalmente detenute. Il padre convivente, invece, è stato segnalato in s.l. poiché trovato in possesso di un numero di cartucce superiori a quelle regolarmente denunciate.

Nello stesso contesto operativo, sono stati segnalati in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, I.S. 48enne ebanista e I.R. 19enne, rispettivamente padre e figlio che, nel corso di una perquisizione domiciliare, sono stati trovati in possesso di gr. 28 di marijuana, gr.1 di hashish ed una pianta di cannabis indica di medie dimensioni.

I controlli dei Carabinieri sono proseguiti su strada ove, oltre l’accertamento di numerose infrazioni al Codice della Strada, quali l’assenza di copertura assicurativa e della prescritta revisione periodica, nonché il mancato uso delle cinture di sicurezza, sono stati denunciati diversi conducenti in possesso di contratti assicurativi abilmente contraffatti ed altri trovati alla guida senza patente poiché mai conseguita o sospesa.

Inoltre il titolare di un bar è stato anch’egli deferito per aver impiegato un lavoratore in nero.

A conclusione delle operazioni, lo stupefacente, le armi e le munizioni sono stati repertati e sequestrati.

L’Autorità Giudiziaria ha disposto per N.C.D. l’immediata sottoposizione a giudizio per direttissima e per C.P. la traduzione presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria.

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