Centrale carbone, Comitato Grecanica Sviluppo su incontro Pd

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Arrabbiati, questo è come ci sentiamo oggi. All’indomani dell’incontro che il Pd ha organizzato per la cittadinanza di Saline Joniche, ci sentiamo così. Un incontro che rientra nelle logiche di tutte le campagne elettorali quello tenuto dal Ministro Maria Carmela Lanzetta e dal candidato a governatore della Calabria Mario Oliverio. Tante chiacchiere e solo questo. Organizzato un incontro per ascoltare il territorio e poi mettere lo stesso a tacere perché potrebbe dire cose sconvenienti, cose che potrebbero far perdere qualche voto. Potevano i due lasciarsi sfuggire l’occasione di parlare della centrale a carbone proprio a Saline Joniche? Ma quando mai! Per l’occasione hanno ben pensato anche di scegliere un moderatore , ci riferiamo al giornalista in pensione Tonio Licordari che non ha saputo sedare i pochi attimi di tensione che si sono presentati. Un sala piena di parenti ed amici degli organizzatori, ma noi che siamo di Saline non abbiamo visto neanche l’ombra della popolazione del nostro territorio a parte gli addetti ai lavori. Si doveva parlare di Saline Joniche e noi abbiamo deciso di ascoltare cosa avessero da dire i due rappresentanti del Pd, giusto per la fame e la miseria presente, non si sa mai che qualcuno riesca a tirar fuori il coniglio dal cappello.

Come avevamo previsto, il coniglio è rimasto incastrato. La signora “ministra” ed il signor candidato non hanno a cuore il destino di Saline Joniche e come potrebbe essere altrimenti; l’una non riesce nemmeno a salvare l’archeologia del suo territorio distrutta dal vento e dall’acqua, l’altro è di Cosenza, che vuoi che gli importi di questa zona disgraziata della Calabria, dove ormai come si suol dire, “non abbiamo più occhi per piangere”. E vai con i bla, bla, bla con la “ministra” che dichiara di voler presentare le alternative al progetto della centrale a carbone solo quando ci sarà il no definitivo su tale proposta d’opera e con il candidato che parla di sbrurocratizzazione, di utilizzo dei fondi europei, di rilancio dell’economia…insomma niente che ci riguardi. Avessero avuto l’onestà (impresa impossibile per chi fa politica) di dire “non abbiamo idea di che morte vi faremo morire”…l’avremmo apprezzato di più! Da un lato un progetto concreto, un progetto da 1,5 miliardi di euro che riqualificherebbe il porto e che rilancerebbe sì l’economia in questo deserto, un progetto autorizzato da chi di queste cose ne capisce non a chiacchiere, ma a fatti e dall’altra parte il nulla, il vuoto più assoluto. E guai a chiedere la parola per intervenire, per porre una sola domanda “ma le alternative quali sarebbero?”, guai. Chiedere è illegale, illecito, da irresponsabili. Guai a sollevare l’indice al cielo se di fronte ti trovi un moderatore pronto a rispondere “Voi nei vostri convegni non fate intervenire nessuno”.

Ma non era un incontro organizzato per ascoltare il territorio? Lo chiediamo esplicitamente e Licordari a rimarcare il suo ruolo di moderatore di parte “se volete parlare di territorio organizzate un incontro voi”. Beh, sapete che c’è? Che siamo stanchi di voi, delle vostre offese alle nostre intelligenze . Noi vogliamo lavoro, salute e cultura, cose che voi non siete in grado di darci. Noi staremo sempre dalla parte di chi vuole costruire e non distruggere. Alla “ministra” diciamo grazie. Grazie per non avere a cuore Saline, per aver lasciato lì sul tavolo le 1300 firme da noi consegnate, 1300 persone che vogliono la centrale e che meritano solo un posto tra la carta straccia a quanto pare! Grazie anche a Mario Oliverio che quelle firme le ha portate con se su incitamento di chi scrive, grazie anche se sappiamo che fine faranno e grazie soprattutto per essere venuto a Saline Joniche a parlare di Saline Joniche nell’ignoranza totale che i suoi predecessori e colleghi politici quarant’anni fa decisero per noi la vocazione industriale e non turistica com’egli credeva. Grazie per questa ulteriore presa in giro e chissà, forse un giorno ci darete ragione. Noi intanto continueremo a lottare perché questa centrale si faccia e non vi consentiremo di continuare a mantenerci nella miseria perché voi possiate fare i vostri comodi su quelle poltrone a cui vi attaccate come se foste edera che dove s’attacca, muore!
Saline Joniche, 10 novembre 2014

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Author: Francesco

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