Bova, il Consorzio di Bonifica guarda a monte

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Ancora una volta il Consorzio di Bonifica del Basso Jonio reggino rivolge le proprie attenzioni anche alle zone collinari dell’entroterra dell’area di competenza, in Comuni definiti montani secondo classificazione Istat, smentendo così ulteriormente il luogo comune che le zone di competenza e di intervento dell’ente siano limitate alle fasce costiere ed alla pulizia di fossi e canali; è infatti in dirittura d’arrivo la realizzazione di un tratto di strada in località Carnomele del Comune di Bova facente parte di una variante dell’itinerario intercomunale Bova-Bova Marina che attraversa la più nota località Brigha.

Le istanze avanzate dai proprietari di alcuni terreni asserviti dalla predetta via di comunicazione hanno trovato innanzitutto l’approvazione degli Organi politici dell’Ente con in prima persona il presidente Giovandomenico Caridi e del Consiglio dei Delegati rappresentato nella circostanza da Domenico Stelitano che, da buon bovese ha perorato la causa con la massima disponibilità i quali hanno dato mandato allo staff tecnico della sede di Condofuri, dove Francesco Mandalari, capo-cantiere e Saverio Laurenzano caposquadra, sotto il coordinamento del direttore dei lavori Nuccio Borruto hanno pianificato e dato avvio all’esecuzione dell’opera che ha presentato non poche difficoltà sia in fase organizzativa che in fase di realizzazione innanzitutto per la precarietà del circuito viario della zona che, seppur generalmente efficiente, male si presta al transito di mezzi pesanti e mezzi d’opera, condizione questa che ha imposto la preparazione in loco del conglomerato cementizio previa fornitura delle singole materie prime a cominciare dall’acqua fatta giungere per mezzo di adeguate cisterne stante l’impossibilità di approvvigionamento sul posto, il che ha imposto un impegno particolare ed encomiabile anche da parte di tutti i componenti della squadra di lavoro incaricata dell’esecuzione dell’opera.

Il tratto di strada di recente realizzazione rappresentava spesso un ostacolo all’accesso ai nostri terreni – dice Salvatore Tuscano, uno dei proprietari promotori dell’istanza – per via della pendenza eccessiva e del logoramento provocato dagli agenti atmosferici e dal passaggio continuo di greggi, azioni raramente attenuate da qualsivoglia intervento di manutenzione tanto da renderla quasi impraticabile se non a piedi o previo intervento di mezzi meccanici, con spese a carico della stessa utenza costretta a sobbarcarsi periodicamente ulteriori esborsi economici, particolarmente nel periodo precedente la campagna olivicola, essendo la zona ad alta vocazione di questo genere colturale.

L’opera realizzata – continua Tuscano – rappresenta, pur tra mille difficoltà, innanzitutto la sinergia tra i vari Enti in quanto, oltre al Consorzio di Bonifica del Basso Jonio reggino, ha fattivamente collaborato, con la fornitura di inerti, cemento e mezzi d’opera anche il Comune di Bova per il quale il Sindaco Santo Casile è stato altrettanto disponibile quanto i vertici dell’ente consortile: entrambe le istituzioni, nonostante le problematiche economico-finanziarie dai quali sono attanagliati, mossi dallo spirito di collaborazione dei vari esponenti a tutti i livelli, hanno consentito di porre fine ad una situazione che seppure nella sua non eccessiva gravità ha costituito finora un impedimento alle consuete attività connesse alla cura ed alla coltivazione dei terreni agricoli.

Insieme al Consorzio ed al Comune, hanno fatto la propria parte anche i privati, i quali hanno contribuito con una raccolta fondi, all’acquisto di ulteriore materiale necessario per rendere l’opera ancora più completa ed efficiente, nella consapevolezza della definitiva soluzione della criticità ed acquisendo molto probabilmente una buona motivazione al pagamento del “contributo di bonifica” che da oggi, almeno per i fruitori del tratto di strada appena realizzato, a ragion veduta non sarà più considerata una tassa iniqua alla quale non corrisponde alcun beneficio.

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