Vibo Valentia, presentazione progetto esecutivo “Maione”

progetto maione dasin

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<Con il progetto Maione, rientrante  nella legge 9/2007, il Comune sarà in grado di risolvere uno dei problemi di allagamento e di inquinamento ambientale>. E’ quanto affermato dall’Assessore ai Lavori Pubblici , Giorgio Modafferi, nel corso della presentazione del progetto esecutivo denominato  “Maione”- Separazione Acque Bianche e Nere Della Città e delle Frazioni, cui erano presenti il Sindaco Nicola D’Agostino, il Rup ing. Scalamadrè, i progettisti, ing. Beatrice Maione e ing. Marina Simonetti, l’addetto stampa del Comune Spinelli ed alcuni consiglieri comunali.

<Per la realizzazione di tale progetto che riveste un’importanza strategica- ha proseguito- l’Amministrazione Comunale ha provveduto a sbloccare l’iter tecnico amministrativo ottenendo tutte le autorizzazioni regionali e dell’ABR.

Oggi si conclude un iter importante cioè la consegna del progetto esecutivo Maione che rappresenta insieme alla messa in sicurezza del territorio uno dei progetti più importanti che l’amministrazione D’Agostino sta riuscendo a portare avanti. Il progetto Maione, nello specifico ha un importo complessivo di 9 milioni di euro e interesserà il Comune e le frazione ma soprattutto risolverà il problema della separazione delle acque bianche e delle acque nere e quindi del sistema fognario della nostra città e delle sue Frazioni. Sin interverrà da subito a partire dai tre punti che nel progetto sono stati individuati come di maggiore urgenza di risoluzione e si partirà dal basso, dalle Marinate perché sono quelle zone che hanno avuto maggiori problemi a seguito dell’alluvione del 2006 e come precisato dai responsabili del progetto, che da analisi dettagliata sono risultate, unitamente alla zona di Vibo Valentia Ovest e Zono Ottocannali, le zone di maggiore criticità e che necessitano di immediati interventi>

Anche il Sindaco Nicola D’Agostino nel plaudire al lavoro svolto dall’Assessore Modafferi e dai responsabili e autori del progetto Maione ha sottolineato l’importanza di tutte le azioni poste in essere per giungere alla fase esecutiva del progetto. <Anche il Mione vuole essere una dimostrazione concreta dell’attenzione che l’amministrazione ha per il territorio  comunale. Siamo certi  e auspichiamo di poter alleviare alcune delle ataviche problematiche del territorio. Ci riteniamo perciò  soddisfatti perché abbiamo lavorato con impegno nella ferma convinzione che si possa fare sempre più e meglio>.

A  prendere la parola, fornendo con dovizia di particolar tutti i dettagli in merito alla parte progettuale esecutivo, l’ingegnere Beatrice Maione , che ha inteso ringraziare <il Sindaco D’Agostino, l’Assessore Modafferi, l’ing Scalamandrè per averci supportato nel corso di questi due anni di progetto e soprattutto per aver organizzato un incontro stampa che , a nostro avviso, riveste un’importanza primaria riuscendo così ad informare i cittadini  di quelle attività che ad occhio nudo non si vedono ma che rappresentano invece fondamentali. Il progetto esecutivo è frutto di un lavoro congiunto portato avanti dalla Studio Maione per le competenze del settore idraulico, lo studio Cancelli per quel che riguarda la geologia e l’idrogeologia e l’arch. Catanoso per quel che riguarda la sicurezza. Ci tengo a sottolineare che questo progetto, ad oggi è il primo passo del Piano Versace che è stato però ulteriormente sviluppato. Quando abbiamo vinto la gara e acquisito l’incarico e abbiamo avuto il contatto diretto con l’amministrazione comunale, abbiamo fatto i primi sopralluoghi ed acquisito la documentazione cartacea della rete fognaria del sistema comunale di Vibo, ci siamo resi conto che in realtà le problematiche erano importanti, in alcuni casi gravi e molto diffuse sul territorio quindi in pochissimo tempo abbiamo compreso che anche il Piano Versace era stato un Piano sottosimato. Verificata la situazione ci siamo chiesti come affrontare il problema e abbiamo prospettato all’amministrazione una soluzione ben accolta dalla stessa che è consistito nella stesura di un master plan che potesse servire come strumento programmatico per il futuro , è va inteso come  sviluppo del Piano Versace che ci ha portato a stimare gli importi economici da destinare alla risistemazione completa del sistema di drenaggio urbano del Comune di Vibo Valentia. Le attività sviluppate a livello tecnico per giungere al progetto esecutivo sono state:

attività di rilievo sul campo  , ad esempio visionare tutte le strade, verificare tutti i chiusini , fare i rilievi strumentali su tutta la rete finalizzate a poter tracciare su carta la rete di Vibo Valentia che è risultata esser complessa, in molti punti sconosciuta,  un sistema difficile da disegnare anche sulla carta e devo dire che questa attività di ricognizione e rilievo è stata di gran lunga la più impegnativa di tutto il lavoro. Questo lo abbiamo fatto ad un livello di dettaglio non troppo raffinato per la redazione del master plan e poi siamo andati affinando quella che è stata l’attività di rilievo sul campo. Anche solo per la redazione del master plan abbiamo diviso il territorio in sottobacini per ognuno dei quali  è stata definita la tubatura principale di collettamento sia delle acque di pioggia che delle acque nere. Abbiamo provveduto a fare rigorose ricerche idrogeologiche e idrauliche accurate per individuare le principali criticità e siamo arrivati a comporre un quadro delle criticità che sono risultate essere prevalentemente insufficienza idraulica delle tubazioni, malfunzionamento del sistema (collegamenti anomali delle tubazioni) e manifatti di partizione delle acque che funzionavano in maniera impropria e siamo di fatto arrivati a definire a macroscala gli interventi che porterebbero il Comune ha risistemare completamente la rete.

Abbiamo poi utilizzato un metodo multicriterio per definire le priorità  e abbiamo individuato tre impatti: ambientale, sociale (disservizi, danni etc) ed un impatto economico (cioè necessità economiche da mettere in campo nel caso si dovessero verificare rotture sulla rete).

Poi abbiamo individuato degli indicatori di inefficienza e siamo arrivati ad individuare le priorità di intervento e giungere  in conclusione a tre aree dalle quali partire. Si tratta delle seguenti zone :  Zona Marine, zona Vibo Ovest e zona Ottocannali>.

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Author: Cristina

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