Pro Reggina- Ita Fergi Matera 3-4

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Pro Reggina 97: Trovato, Cannizzaro, Violi, Siclari, Vadalà, Napoli, Onesto, Mezzatesta, Presto, Politi, Mendolia, Cacciola   All. Tramontana

Ita: Di Biase, Monaco, Fragola, L’assainato, Pinto, Campanile, Di Dio, Quarta, De Vita, Sangiovanni, Turcinovic  All. Sergiano

Marcatori: 10’12”pt e 15’34”st Presto, 12’7”st Quarta, 13’11”st Violi, 17’51” e 18’20”st De Vita, 19’47”Pinto

Arbitri: Bartolone di Barcellona P.G. e Rizzo di Trapani

Come accade nei film dell’orrore dove nelle tenebre si manifestano gli incubi più cupi, anche al Botteghelle il triste epilogo arriva a seguito di un blackout del sistema di illuminazione che, oltre a costringere gli arbitri ad arrestare il gioco, manda in panne le reggine che nel giro di tre minuti, quelli finali, consegnano su di un piatto d’argento i tre punti all’Ita. Un vero peccato, soprattutto per ciò che la Pro Reggina ha mostrato durante l’intero arco della partita, una gara ottimamente interpretata e gestita, figlia di una grande determinazione e di una inesauribile grinta che mai difetta alle calabresi. Eppure il futsal è questo, bastano 183 secondi per sciupare tutto e passare da un 3-1 tranquillo ad un 3-4 sbalorditivo. L’inizio del match è molto soporifero, le due squadre puntano più a non prenderle piuttosto che a darle e si assiste ad una contesa molto blanda che non riscalda il pubblico. Al 6’ Le campionesse d’Italia potrebbero passare in vantaggio ma il destro di Violi gioca a flipper con la porta avversaria colpendo prima il palo e poi la traversa, finendo tra i piedi di Mezzatesta che non trasforma il facile tap-in. Passa un minuto e si spengono le luci all’interno del PalaBotteghelle, per cui gli arbitri non possono far altro che fermare la gara e attendere che i fari tornino efficienti. La ripresa del gioco vede l’Ita molto più aggressiva e caparbia, infatti prima De Vita non trova lo specchio, e poi Quarta si fa murare da Trovato. Alla metà esatta della prima frazione di gioco arriva la rete amaranto siglata da Presto che, dopo aver scambiato con Siclari, scaraventa alle spalle di Di Biase il centro del capitano. Il gol subìto desta le ospiti che si affidano alle lunghe leve della propria stella Turcinovic per cercare di riequilibrare le sorti dell’incontro, ma Violi non si fa sorprendere e si va negli spogliatoi sul risultato di 1-0. Il secondo tempo inizia con una gran giocata di Quarta che costringe Trovato a far gli straordinari, seguita poi dal destro di Pinto che si stampa sul palo. Il forcing delle ragazze di mister Sergiano costringe le calabresi a stringere i denti e a difendersi, finchè non arriva il meritato pari costruito da Quarta che riesce a bucare Trovato dopo due splendide prodezze del portiere reggino. Le campionesse d’Italia mostrano subito di che pasta son fatte e rimettono il naso avanti dopo soli 64 secondi, quelli che servono a Violi per trovare il pertugio giusto e battere Di Biase. Il gol sblocca Siclari e compagne che nel giro di tre minuti costruiscono due nitide occasioni da rete, entrambe però malamente sprecate. Non c’è però molto da attendere per vedere il tris locale, il tabellone segna il 15’ quando a seguito di una stupenda azione corale, Presto firma la personale doppietta  mandando in visibilio il pubblico reggino. La gara sembra essere in discesa, ma succede ciò che non ti aspetti, l’illuminazione va di nuovo via e bisogna attendere altri venti minuti prima di riprendere il gioco. L’attesa punisce la Pro Reggina che, perdendo lucidità e concentrazione, cade in balìa dell’avversario che in tre minuti colpisce tre volte con De Vita(doppietta) e Pinto che a tredici secondi dalla fine consegna la vittoria alle proprie compagne. Scende il gelo al Botteghelle, nessuno avrebbe mai immaginato un epilogo del genere, dopo una grande prestazione delle ragazze di mister Tramontana. Adesso la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia diventa un po’ più difficile, ma non impossibile vista la tempra di queste ragazze che proprio nelle situazioni più difficili sanno tirare fuori il meglio di loro. Non tutto è perduto, già col Ganzirri arriverà la risposta.

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Author: Cristina

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