La Valle Grecanica si gioca la salvezza nelle ultime 4 partite

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di Francesco Iriti

29 punti in trenta partite frutto di sei vittorie, undici pareggi e 13 sconfitte. E’ questo al momento il bottino conquistato durante la stagione dalla Valle Grecanica che significa un attuale penultimo posto. E’ tempo di fare i primi bilanci in casa giallo rossa prima del rush finale che prevederà quattro partite in quindici giorni che decreteranno il futuro della squadra e della società e dove può succedere di tutto.

Dopo appena due anni dalla creazione di questa compagine, nata dalla fusione dell’Omega Bagaladi San Lorenzo, vincitrice del campionato di Eccellenza, e della Melitese, anch’essa militante nella stessa competizione, il rischio di perdere la categoria è vivido ed in molti sperano che questo patrimonio importante venga mantenuto con una grande prova d’orgoglio. La Serie D rappresenta una grande vetrina per l’intera area non soltanto a livello calcistico.

Scendere di categoria rappresenterebbe una sconfitta per sportivi ed istituzioni provocando un duro contraccolpo per il mondo del calcio grecanico. Analizzando la stagione, durante la quale si sono alternati due allenatori giovani alla guida (prima Dima Ruggiano ed adesso Morabito) si evince come uno dei veri problemi sia stato rappresentato dalla mancanza di un vero bomber d’area capace di segnare quei goal necessari soprattutto nelle partite combattute.

La platea giallo rossa nella passata stagione è stata folgorata dalle prestazioni del duo Zampaglione-Tiscione, 45 goal in due, che hanno fatto assaporare alla società per lungi tratti le zone alte della classifica. Se quest’anno si da uno sguardo allo score generale, si evince come complessivamente Manganaro e compagni sono andati in rete 28 volte.

Un numero impietoso che rispecchia, in parte, la situazione di classifica della squadra. Soltanto Citro, vera rivelazione, è arrivato in doppia cifra con 10 reti e stiamo parlando di un esterno destro con il vizio del goal. Dietro seguono i vari Pirro e Niscemi, su tutti, anche se da loro in termini realizzativi si aspettava qualcosa di più.

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Author: Cristina

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