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La crisi climatica continua a colpire duramente il Bergamotto di Reggio Calabria, simbolo di eccellenza agricola e identità culturale della Calabria. La stagione 2025 si è rivelata particolarmente devastante: temperature estreme, siccità prolungata e piogge irregolari hanno compromesso la qualità dei frutti e ridotto drasticamente la produzione.
Gli agricoltori parlano di fioriture irregolari, frutti più piccoli e alberi danneggiati, con conseguenze economiche pesantissime per chi vive di bergamotto da generazioni. “Ogni anno il clima diventa un nemico invisibile, e quest’anno la battaglia è persa in partenza”, racconta un produttore di Reggio.
La crisi climatica si somma alle difficoltà storiche della filiera: ritardi burocratici per l’ottenimento dell’IGP, prezzi bassi imposti dal mercato e ristori promessi ma mai arrivati. Una combinazione che rischia di mettere in ginocchio l’intero comparto.
Secondo gli esperti, senza interventi concreti di adattamento climatico, sistemi di irrigazione avanzati e strumenti assicurativi mirati, molte aziende potrebbero chiudere, portando alla perdita di un patrimonio culturale ed economico unico.
“La scomparsa del bergamotto non sarebbe solo una perdita economica, ma anche culturale”, avvertono gli operatori. “Difendere la filiera significa proteggere la nostra identità e il lavoro delle future generazioni.”
La comunità agricola lancia quindi un appello urgente: è necessario agire ora per salvare il Bergamotto di Reggio Calabria dall’avanzata della crisi climatica e preservare un simbolo che ha reso famosa la Calabria nel mondo.
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