Totò Minniti sul Tiberio Evoli: “Di prese in giro ne abbiamo subìte tante, troppe”

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Sulle novità riguardanti l’Ospedale di Melito, intervengo sentendo che è necessario fare chiarezza. Premesso che nella pubblica amministrazione quello che conta sono gli atti ufficiali e non i proclami o i comunicati stampa, posso affermare in tutta tranquillità che sul fronte “accorpamento” nessun atto è ancora stato ufficializzato.

La venuta del prof. Costarella, apprezzabile come segnale di attenzione, non è in verità frutto del percorso di accorpamento, bensì di una convenzione, peraltro onerosa, tra l’Azienda Ospedaliera e l’Azienda Sanitaria.

Ripeto, siamo tutti contenti di questo, ma le cose vanno chiamate con il loro nome. La convenzione che permette a Costarella, o in futuro ad altri professionisti di operare al Tiberio Evoli è onerosa ripeto, quindi non è il semplice scambio professionale che accade nelle aziende “accorpate”. E poichè il problema principale della sanità è la mancanza di soldi dovuta ai vincoli del tavolo Massicci, per lo meno così ci viene sempre ripetuto, non si capisce come ora si riescano a trovare ingenti somme per stipulare convenzioni con professionisti di chiara fama.

Gli entusiastici comunicati dei consiglieri regionali tendono a mistificare la realtà: non è in atto l’accorpamento, come richiesto dal territorio e promesso dal Governatore/commissario per la sanità, ma va comunque colto il segnale, che valutiamo positivamente, che va nella direzione del potenziamento del Tiberio Evoli.

Sentire che “gli impegni sono stati rispettati” è mortificante e offende l’intelligenza dei melitesi. Avremmo preferito che ci si dicesse realmente quello che è stato fatto: una semplice convenzione tra aziende diverse!

Il percorso per l’accorpamento non è ancora iniziato e, personalmente, dubito che inizierà, ma questa è una mia sensazione, che nasce dal fatto che si tende a coprire il disinteresse a che l’accorpamento effettivo si faccia, con operazioni di facciata e di diversa natura.

Non dobbiamo abbassare la guardia e chiedere che gli atti ufficiali vengano prodotti a breve. Di prese in giro ne abbiamo subìte tante, troppe. Non consentiamo a nessuno di continuare su questa strada, il territorio deve sapere.

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Author: Cristina

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